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CORVINO, Non credo che Montolivo rinnoverà

di Redazione FV
Fonte: Radio Blu

Così il diesse viola Pantaleo Corvino, intervenuto ieri sera nel corso della serata dedicata agli 85 anni della Fiorentina, ai microfoni di Radio Blu: "Un voto alla stagione? Di voti non ne dò, spero ce li diano gli altri. Sperando che chi ce li deve dare tenga conto dei tanti infortuni che ci hanno condizionato. Fino a dicembre abbiamo sofferto, ma recuperando buona parte degli infortunati abbiamo visto una Fiorentina protagonista. Contando i punti da Natale a oggi siamo fra il quinto e il sesto posto.

Sulle parole di ADV: "Il presidente non ha mai pensato che la Fiorentina devesse seguire un modello Udinese. Negli ultimi 6 anni siamo la 4° squadra per punteggio fatto in Serie A, e anche in Europa abbiamo storicamente fatto bene sia in Uefa che in Champions. Il paragone con il modello Udinese non ci sta, il nostro presidente crede che la Fiorentina sia un modello da imitare. Sappiamo benissimo che abbiamo fatto risultati importanti, adesso per poter cominciare un nuovo ciclo abbiamo bisogno di calciatori importanti, ma con importanti motivazioni. Le stesse che cercavamo all'inizio di un ciclo che ci ha visto trovare risultati straordinari. Dovremo far fronte al Fair play finanziario, e senza proclami cercheremo di fare cose importanti per i nostri tifosi. Sarà molto difficile, però noi ci dobbiamo provare ed è quel che faremo".

Su Montolivo: "Se devo essere sincero, anche se manca più di un anno alla scadenza circa 12 mesi fa abbiamo accettato tutte le condizioni richieste dal ragazzo e dall'entourage. Non avendo accettato prima non credo che dopo tanto tempo possa ancora accettare. In modo sincero dubito che accetti adesso, seppure la nostra volontà sia quella di puntare su di lui e su di Jovetic. La società ha accettato il massimo, i cinque anni, la cifra importantissima per l'ingaggio. Avevamo accettato tutto un anno fa, nei tempi e nei modi, ma non tocca a noi dire se Montolivo resterà o meno".

Sui tifosi: "Abbiamo ripetuto che il sesto anno poteva essere la fine di un ciclo, ma non lo puoi immaginare ci devi passare. Quello che poteva essere l'anno più pericoloso alla fine non ci ha visto perdere molto. Certo, non abbiamo vinto nemmeno molto, ma con qualche infortunio in meno forse avremmo potuto ripetere quanto fatto ultimamante. Adesso serve l'entusiasmo di tutti, perchè abbiamo quattro squadre che partono davanti, e altre cinque che lotteranno per l'Europa League".