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CORVINO-PASTORE, Alla faccia del 4-4-2...

di Marco Conterio

Riflessioni ad alta voce. Non era, forse, il caso di concedere un'eccezione tattica alla Fiorentina? "Non giocavamo con il trequartista, ma con il 4-4-2, quindi un giocatore in quel ruolo non era contemplato". Parola di Pantaleo Corvino, deus ex machina del mercato della Fiorentina. Che, a proposito dei colpi non fatti, più che sfumati e mancati, ha commentato così il non-approdo di Javier Pastore in viola.

Firenze, dinanzi a queste parole, è rimasta a bocca aperta e chissà oggi. Perché El Flaco è campione di livello assoluto, uomo di dribbling e veroniche, ma anche di sostanza, corsa, fatica, assist e gol. Un giocatore completo, possibile stella futura del calcio non solo sudamericano o italiano, ma internazionale. Uomo da grandissima squadra, Pastore. Uno che, ai tempi, era possibile prendere con 'due spiccioli', a differenza dei fantastiliardi ora necessari per strapparlo dalle grinfie di Zamparini.

La verità è che adesso, alla Fiorentina, Javier Pastore non giocherà mai. Un'occasione sfumata, fors'anche per non esporsi troppo a riguardo. Gli animi, risultati alla mano ed alla classifica, sono caldi e certamente tutt'altro che sereni. Infiammarli ancora, non è mossa strategica poi così azzeccata. Così come la scelta di non puntare sul Flaco. Anche alla faccia del 4-4-2.

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