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CORVINO, SPERO DI RIPARLARE PRESTO DEL FUTURO DI MONTOLIVO.

di Stefano Borgi

Subito la notizia più importante della giornata: "Montolivo ha rifiutato la Roma per non tradire Firenze, il suo senso d'appartenenza gli ha imposto di non accettare la Roma. E, in base a questo senso d'appartenenza che Montolivo ha dimostrato e che ci è piaciuto molto, spero sia possibile mettersi ad un tavolo per ridiscutere il suo futuro. Sarebbe importante farlo perchè noi abbiamo grande considerazione di Montolivo. Ora sta al giocatore: lui qualche mese fa ci ha detto che FORSE (e Corvino sottolinea forse ndr.) non credeva al nostro progetto. Sarà stata colpa della fine di un ciclo, forse per malesseri personali, però disse questo ed a noi ci dispiacque moltissimo. Però dico che nel mercato non ha avuto grandi richieste, e mi auguro che questo lo faccia pensare, e capisca quanto è importante lui per Firenze, e valuti questi comportamenti delle altre squadre. Altrimenti un giocatore come Montolivo che si comporta così non può essere importante nel nostro futuro.".

Come tradizione Pantaleo Corvino affronta la classica conferenza stampa di fine mercato. Ecco le sue parole: "E' stato un mercato difficile, ma la società aveva preso un impegno con la città, col patto scritto, e con un impegno morale. Abbiamo mantenuto una squadra forte, come titolari e come rosa. Crediamo di avercela fatta, tenendo presente l'obiettivo che abbiamo sempre detto. Cerchiamo comunque di fare al meglio il nostro lavoro, con tanti sacrifici. Abbiamo un gruppo più forte, è vero che avevamo detto che volevamo un grande rinnovamento, ma va fatto gradualmente. Abbiamo rinnovato al 30%, sono andati via quattro titolari e sono venuti quattro titolari. Si poteva fare un rinnovamento maggiore, perchè vlevamo gente motivata, con grandi stimoli, abbiamo capito dal comportamento dell'entourage di qualche giocatore che alcuni di loro volevano cambiare, ma noi volevamo vendere e non svendere. Questi che avrebbero voluto cambiare sono giocatori importanti, noi li riteniamo tali. Se altre squadre non li hanno ritenuti così importanti, sono problemi loro. Noi abbiamo fatto grandi sacrifici."

Poi Corvino, nella sua introduzione, parla del settore giovanile: "Stiamo creando risorse tecniche, ma anche economiche e ringrazio la mia società che mi ha supportato in questo. Sabato a Roma la "primavera" giocherà la sesta finale stagionale del settore giovanile. E' una "primavera" giovane, nuova, ma per me è un orgoglio. Spero che lo stadio dove giocherà la "primavera" sia sempre pieno, perchè questo è il futuro della Fiorentina e del calcio in generale. Vi chiedo di andare a scoprire questa primavera, perchè vedrete cose interessantissime"

Sull'interesse del Napoli per Montolivo: "Il Napoli non ha mai mostrato un interesse per Montolivo, questo è sicuro. Per Montolivo l'interesse di un grande club italiano c'è stato, ed è la Roma. Ma il giocatore non è voluto andare alla Roma perchè lo considerava un tradimento verso i tifosi della Fiorentina. Noi abbiamo perso un'opportunità importante in termini economici, ma l'aspetto positivo è stato il senso di appartenenza verso la Fiorentina. Non si può negare che noi siamo stati traditi da Montolivo, noi lo volevamo fare il simbolo della Fiorentina e lui non ha voluto. Questo senso di appartenenza ci fa capire, però, che sarà possibile mettersi ad un tavolo per ridiscutere il suo futuro. Proprio questo senso di appartenenza è la notizia migliore e che ci induce a sperare che si possa riparlare del futuro di Montolivo in maglia viola. Sulla Roma dico che Sabatini ha chiamato il giocatore e lui ci ha detto che non avrebbe tradito i tifosi viola andando alla Roma"

Sul futuro immediato: "Questa squadra non ha niente da invidiare a quella del primo ciclo, basta solo crederci, ritrovare l'entusiasmo. E' una squadra da Europa League, una squadra importante. L'anno scorso usai la metafora che da un momento all'altro poteva piovere, ed invece l'uragano lo abbiamo evitato. Quest'anno i giocatori devono capire che sono forti, che se giocano motivati ce la possiamo giocare con chiunque. E poi serve l'entusiasmo ambientale, questa squadra ha tutto per potersela giocare con le altre squadre con i nostri stessi obiettivi. Bisogna farcela e lo sforzo deve essere comune. Bisogna ritornare a fare gli abbonamenti, e so che i nostri tifosi lo faranno anche se non hanno mai smesso di fare sacrifici".

Sulle intenzioni della società...Ci sarà una ricapitalizzazione? "Da qui al 30 giugno prossimo spero che avremo ripianato la situazione a livello economico. A livello tecnico già ci siamo. E questo non vuol dire per forza vendere un giocatore. C'è la strada dell'abbattimento del monte ingaggi, ci sono le entrate degli abbonamenti, ci sono le risorse del settore giovanile. Il settore gviovanile deve diventare la forza tecnica ed economica di questa società" (Corvino non risponde sulla ricapitalizzazione... ndr)

Sul futuro di Gilardino e dei BIG... "Noi abbiamo tanti nazionali, tanti giocatori importanti, e le stesse domande fatte per Montolivo valgono anche per Vargas, Behrami etc. etc. Noi in questi giocatori ci abbiamo creduto, Gilardino lo abbiamo considerato un campione. Proprio nel momento nel quale le altre squadre non hanno creduto in lui, perchè non hanno fatto offerte adeguate. E non deve dire che noi non crediamo in lui, anzi...ci crediamo moltissimo. Sono gli altri, le altre squadre che non credono in lui... Ed io gliel'ho anche detto al telefono, quando mi chiedeva di accettare l'offerta del Genoa... Io gli ho detto...no, non posso accettarla perchè non è un'offerta adeguata al tuo valore. Non può essere lui a sentirsi amareggiato (come ha dichiarato sul suo sito ndr.) ma è il mio presidente che si sente amareggiato, perchè Gilardino non ha mai smentito le voci (che poi non erano solo voci, aggiunge Pantaleo ndr.) di un accordo già preso col Genoa. E' il contrario, lui non può dire che si è sentito solo, abbandonato dalla società. Noi potevamo venderlo tranquillamente, Gilardino guadagna più di due milioni di euro, perchè noi lo consideriamo un campione".

Sui giocatori di seconda fascia: "E' vero, ci sono tre-quattro giocatori che potevano avere un futuro diversom, ma non hanno voluto, non si è trovata la miglior soluzione per loro. Va beh...continueranno ad allenarsi col gruppo e si giocheranno le loro possibilità"

Su Babacar: "Ha avuto tante richieste di squadre di serie B, fino all'ultimo c'è stato il Bari ed io ho cercato di fargli capire che poteva uscire dalla porta di servizio per poi rientrare l'anno prossimo dalla porta principale. Lui è voluto rimanere, per essere il terzo attaccante e giocarsela. Oltre non si riesce a far cambiare idea al giocatore. Su Romizi dico che secondo me lui è un centrocampista centrale e Salifu è un interno. Quindi ho ritenuto di tenerlo come terzo centrocampista cenhtrale dopo Montolivo e Kharjà"

Sulla trattativa di Santiago Silva: "In un certo senso per me è stato facile, perchè conoscevo bene il giocatore. Conoscevo il suo entusiasmo, la sua voglia di lottare e soffrire in campo. Sapevo di poter godere di una clausola rescissoria vantaggiosissima, le uniche difficoltà sono state del Velez e del suo presidente che mi ha addirittura etichettato come direttore indesiderato".