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COSA ASPETTANO ANCORA? IL FUTURO VIOLA SI COMPLICA

di Sonia Anichini

Secondo me Iachini ci ha provato. Quando è arrivato a prendere la decisione su quale formazione schierare ha avuto un flash back ed ha pensato di evocare il passato, di affidarsi alla scaramanzia per vedere se azzeccava la partita che poteva fargli passare qualche giorno di tranquillità. Si è ricordato che qualche mese fa, giusto nel luglio scorso nella equivalente partita di Parma, aveva in campo sia Venuti che Pulgar ed entrambi erano stati determinanti: il difensore si era procurato il primo rigore che il cileno aveva realizzato, come il secondo che ci era stato concesso per una vittoria per 2-1 sui parmensi. Di sicuro non è andata così, sono solo antipatica e polemica, ma comunque la giri, chiunque gioca, non si riesce a trovare mai uno spunto positivo, qualcosa che ci porti ad intravedere un’idea di calcio.

L’unica cosa che ci ha visti primeggiare è stata quella del possesso palla che, come dicono quelli bravi, è stato sterile e non ha portato ad azioni interessanti, a palle gol in attacco, a trame ispirate e sensate. È vero che non abbiamo rischiato niente, ma non abbiamo nemmeno avuto la forza di imporci e l’unico tiro in porta che ricordo è quello di Biraghi. Lo stesso Iachini ha sottolineato come “Drago non ha fatto interventi” ed ha aggiunto “ci è mancato il gol per sbloccare la gara”, grazie di avere illuminato la nostra triste serata, vorrei dirgli! Sugli attaccanti ormai calerei un velo pietoso perché chiunque il Mister scelga di far giocare, il risultato non cambia, il loro apporto è inesistente o poco più e se non la butti dentro è difficile che si vincano le partite.

Mi ha fatto sorridere una frase detta da un commentatore televisivo alla fine del primo tempo della gara, quando ha asserito che “la Fiorentina gioca per il suo allenatore” e mi sono permessa di domandare “quale?” a chi non mi poteva rispondere, ma nella mia mente mi immaginavo che il nome non corrispondesse a colui che siede attualmente in panchina. La conferma dei miei cattivi pensieri è stato il secondo tempo, giocato in modo peggiore del primo e senza quel fuoco dentro che farebbe pensare ad un gruppo che lotta per il suo allenatore, per confermarne il suo posto. I proclami poi di alcuni di loro, Milenkovic si fa forza dicendo che devono tenere la “testa bassa e pedalare”, Ribery che sprona il gruppo con “dobbiamo credere nelle nostre forze e lavorare”, finisce per essere fumo negli occhi della gente se alle parole non corrispondono i fatti.

Non so se la notte porterà consiglio alla nostra dirigenza, se la sosta per le nazionali ci aiuterà a trovare un sostituto di Iachini, ma se qualcosa non cambia, se non diamo una svolta drastica rischiamo di trovarci tutte le settimane a fare gli stessi discorsi e il tempo passa complicando il nostro futuro. Col dolore nel cuore, sia per Beppe al quale abbiamo voluto tanto bene, sia per noi tifosi che non possiamo più vedere la nostra squadra senza arte né parte. Ieri sera è stata un’impresa riuscire a guardare la partita senza avere l’abbiocco e rischiare di addormentarsi, con la voglia di cambiare canale e guardare…Ballando con le stelle!

Ho sempre adorato vedere la Viola, ma mai come in questo momento vacillo e la testa mi direbbe di fare altro…menomale che la fede è ancora salda e alla fine “ritorno da te”.

La Signora in viola