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COSA RESTA IL GIORNO DOPO: UN PUGNO DI MOSCHE, UNO DI CERTEZZE

di Ludovico Mauro

Amaro, tanto amaro in bocca. È la sensazione che lascia il finale di ieri, quando la Fiorentina è uscita sconfitta dall’Olimpico nonostante una partita ben disputata contro la squadra che l’anno scorso era arrivata addirittura seconda in campionato.  

Ma oltre ai - purtroppo - zero punti guadagnati, cosa resta il giorno dopo? Restano sì le polemiche per un rigore incassato discutibile, così come quelle per un altro, dubbio, e non fischiato su Ikoné a fine primo tempo, ma anche la certezza di una prestazione che era stata almeno alla pari dell’avversario, non uno qualunque.  

Tanti ex viola e addetti ai lavori, infatti, oggi su Radio FirenzeViola (dagli ex Di Gennaro e Merlo all’opinionista Xavier Jacobelli), non hanno risparmiato elogi e complimenti alla squadra di Italiano, sottolineando come comunque la Fiorentina abbia messo in atto una partita da protagonista, cercando con insistenza il palleggio e l’affondo in casa di un avversario che gioca la Champions League. Rimane purtroppo la sensazione di restare con un pugno di mosche, ma i tifosi possono quantomeno consolarsi con l’ennesima prestazione positiva della squadra nei big match. Come quello che arriverà domenica, quando la Juventus verrà a Firenze in un altro scontro diretto che dalle parti del capoluogo toscano non è mai una gara come le altre.