CUADRADO IMMARCABILE,BORJA SIMBOLO,MALINCONICO JOJO
VIVIANO – Munoz e Garcia gli mettono i brividi in due circostanze simili non trovando però lo specchio della porta. Nel secondo tempo intervento non difficile su tiro da fuori di Viola mentre per fortuna ancora Munoz gira fuori di testa. Anche questa è andata, 6.
RONCAGLIA – Di nuovo titolare dopo un bel po’ di tempo si piazza sulla destra in contenimento prima su Hernandez poi su Dybala. Tutto sommato buon rientro, 6.
RODRIGUEZ – Qualche problema soprattutto sui calci da fermo dai quali nascono le due occasioni da rete del Palermo. Pochi affanni nella ripresa con il Palermo che non arriva quasi mai al tiro. Sereno, 6.
SAVIC – Ammonito dopo un quarto d’ora per fallo su Dybala non si scompone e gioca quasi sempre d’anticipo. Pilastro del futuro, 6,5.
Dal 28’st HEGAZY – Al rientro, in tempi record, dopo il brutto infortunio al legamento crociato del ginocchio. Tornerà utile, 6.
CUADRADO – Tre discese e tre traversoni per Toni nei primi dieci minuti di gioco. E allora per fermarlo servono le maniere forte senza che Damato intervenga. Eppure l’assist per il gol di Toni è suo. Farebbe il bis nel secondo tempo ma il suo tocco per Toni è leggermente arretrato e l’attaccante non c’arriva. Anche nella ripresa, comunque, l’unico modo per fermarlo è commettere fallo (e rimediare il giallo). Immarcabile, 7,5.
MATI FERNANDEZ – Dopo la gara di Siena è di nuovo titolare e sembra dare segnali di crescita. Quanto ai tentativi impegna Sorrentino sia da fuori che su punizione. Mette da parte tocchi e tocchettini e soprattutto nel secondo tempo si sacrifica in copertura. Votato alla causa, 6,5.
PIZARRO – Torna in cabina di regia dopo un affaticamento accusato in settimana, e con lui a gestire palla è tutto più semplice. E anche se il terreno diventa pesante nella ripresa non sbaglia un passaggio. Palla in cassaforte, 6,5.
BORJA VALERO – Inevitabilmente più a suo agio oggi che non mercoledì sera senza il “Pek”, si rivede il metronomo a tutto campo. Ed è lui ad avviare l’azione del gol con un filtrante da far vedere nelle scuole calcio. Pericoloso anche in apertura di ripresa con un rasoterra largo. Ispira di nuovo Cuadrado avviando un’altra azione da gol simile a quella del primo tempo. Alla sua sostituzione tutto il “Franchi” è in piedi ad applaudire, ed è giusto così, perché è il simbolo della splendida annata viola, 7.
Dal 38’st ROMULO - S.v.
PASQUAL – Anche lui si sfianca per rifornire Toni di palloni alti andando vicino al gol con una punizione larga non di molto. Dai suoi piedi, nel secondo tempo, un’altra punizione insidiosa che Toni non tramuta in gol. Abnegazione, 6,5.
TONI – E’ carico a pallettoni, ed evidentemente la situazione relativa al suo futuro incide eccome. E infatti nei primi dieci minuti è il più pericoloso provandoci prima di testa, poi di tacco. E’ una sfida personale che porta avanti senza soluzioni di continuità. E il gol alla fine arriva, anche se su rimpallo, ma vale il vantaggio e una scommessa vinta che ora David Guetta dovrà saldare. La sfida ricomincia nel secondo tempo ma prima il suo tiro non centra lo specchio, poi l’assist di Cuadrado è troppo arretrato, infine da due passi di testa non angola. Si prende la meritata standing ovation e lascia spazio a Migliaccio. Lieto fine? 7.
Dal 26’ MIGLIACCIO – Sotto il diluvio non risparmia scivolate e contrasti, 6.
JOVETIC – Chissà se anche lui sente già aria di addio, di certo ci prova subito con un tentativo da fuori neutralizzato da Sorrentino. Pescato in fuorigioco sulla respinta corta di Sorrentino segna a gioco fermo. Pericoloso in avvio di secondo tempo conclude a lato dal limite dell’area. Sotto la pioggia scorre via quella che potrebbe essere la sua ultima al “Franchi” da giocatore della Fiorentina, e anche se va un po’ meglio rispetto a mercoledì sera non è una prestazione da ricordare. Malinconico, 6.
MONTELLA – Recupera Pizarro e conferma la fiducia a Mati Fernandez al posto di Aquilani che parte dalla panchina. L’avvio è migliore rispetto a Siena, ma il Palermo sa rendersi pericoloso e la gara resta aperta fino al gol del vantaggio, cercato e ricercato, firmato Luca Toni. Nei primi minuti del secondo tempo la sua squadra prova a chiudere la partita ma senza troppa precisione in zona tiro. Più tardi concede a Toni la meritata standing ovation e inserisce Migliaccio avanzando Mati Fernandez e facendo lo stesso per Borja Valero sostituito da Romulo. Nel mezzo anche il cambio di Savic, acciaccato, con il rientrante Hegazy. Tre punti che danno la matematica certezza dell’Europa League e del quarto posto. Nessuno, a inizio stagione, c’avrebbe scommesso a occhi chiusi. Sapere che la Fiorentina vuole costruire intorno a lui il futuro è decisamente confortante, 7.