.

CUTRONE SI TIENE STRETTO FIRENZE

di Mattia Verdorale

Nelle mani di Beppe Iachini, al ritorno in campo il 22 giugno, si presenterà una vasta scelta nel parco attaccanti. Infatti il mister avrà a disposizione Federico Chiesa, Riccardo Sottil, il rientrante campione Franck Ribery, Dusan Vlahovic, Christian Kouamé (alla fine del suo percorso di riabilitazione dopo l'intervento al crociato), e infine Patrick Cutrone. Sei giocatori per un massimo di tre posti, a seconda di quale modulo sceglierà il mister. 

L'ex rossonero, prima che venisse stoppato il campionato, si era alternato con Vlahovic per una maglia da titolare accanto a Chiesa. La staffetta adesso sarà allargata e più competitiva che mai. La concorrenza, con il ritorno di Ribery e l'arrivo di Kouamé, è aumentata. L'attaccante non si accontenterà e né si farà intimorire da questa situazione. Messa alle spalle la paura dopo aver saputo di aver contratto il Coronavirus, Patrick è pronto a tornare in campo e non vorrà farsi trovare impreparato, consapevole della concorrenza spietata che lo aspetta. Adesso è guarito e sta piano piano ritrovando la forma insieme ai suoi compagni, dopo il periodo di quarantena che ha limitato l'allenamento. La paura è passata ma gli stimoli sono aumentati.

La questione legata al futuro del giocatore dal punto di vista contrattuale è complessa e lascia più spiragli. Da un lato si è sempre detto che il giocatore arrivava a Firenze con un prestito biennale con obbligo di riscatto, ma nelle ultime ore si sono rincorse voci sul fatto che, nel caso in cui Cutrone non dovesse raccogliere un numero determinato di presenze, potrebbe anche non essere riscattato. Quel che è certo è che il calciatore vuole dimostrare assolutamente il suo valore per meritarsi la definitiva conferma a Firenze. Adesso è tempo di pensare al presente.

E' carico a pallettoni e non vede l'ora di tornare a sentire il brivido dei novanta minuti. Il numero 63 viola vuole dimostrare il suo massimo alla Fiorentina e ai tifosi viola, ora che si è ambientato nel migliore dei modi sia con i compagni che con l'allenatore. Troppo poco, un mese, per capire il vero valore di questo ragazzo, che adesso è pronto a stupire, proprio come aveva fatto al suo esordio.