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DA AMRABAT A RIBERY: COME SAREBBE LA VIOLA DI PRANDELLI

di Giacomo A. Galassi

La partita di Parma è già un crocevia fondamentale per la stagione della Fiorentina. Il risultato della gara del Tardini influenzerà il resto della stagione viola, visto che le riflessioni in dirigenza vanno avanti e Iachini al momento cammina sul filo: in caso di sconfitta o pareggio con una pessima prestazione sarà addio in ogni caso, ma anche in caso di vittoria non può essere certo della permanenza. Le scelte del tecnico nelle ultime settimane hanno convinto pochissimo gli alti uffici gigliati e l'alba di una nuova era potrebbe cominciare presto.

Cesare Prandelli è pronto ed in pole position: in caso di addio di Iachini è lui il favorito per sedere sulla panchina della Fiorentina. Ma come cambierebbe la viola con il mister che ha fatto sognare Firenze? Prendiamo qualche spunto dalle sue stesse parole a FirenzeViola.it solo qualche settimana fa.

La posizione di Amrabat - Le idee di Prandelli in merito al grande acquisto dello scorso mercato le espresse proprio ai nostri microfoni, parlando così: "I bravi si adattano ovunque ma per come vedo io il calcio non è un regista inteso come giocatore che dà i tempi, ma è capace di fare buone percussioni, perde poco la palla, recupera spesso la sfera: ha altre qualità". Difficile dunque che possa essere schierato da regista, piuttosto per il marocchino sarebbe previsto un ruolo da interno di centrocampo, così come è stato a Verona la scorsa stagione.

La questione Ribery - Per il francese Prandelli ha un debole e sostanzialmente avrebbe totale libertà di azione nel reparto offensivo viola. Niente più compiti da prima punta o di copertura, piuttosto un ruolo da assist-man per gli attaccanti. Da esterno o da seconda punta è ancora da decidere.

Difesa a 3 o a 4 - Nella sua ultima esperienza al Genoa ha variato la difesa a 3 con quella a 4 e in questo senso non ci sono certezze, nel corso degli anni Prandelli si è aggiornato e Pezzella & co. si dovranno adattare a seconda dell'avversario (questo soprattutto perché Prandelli entrerebbe a campionato in corso). Meno staticità dunque per difensori che ormai stabilmente almeno da un anno e mezzo giocano a 3.

Il gioco - È evidente che le eventuali scelte di Prandelli saranno dettate dalla situazione non semplice in cui si troverebbe la Fiorentina in caso di non vittoria a Parma. Tutte questioni che il tecnico però pensa di essere in grado di risolvere, per poi magari nella seconda parte di stagione puntare all'Europa League con un buon mercato di gennaio. Sognare non costa nulla, anche se il primo atto di questa opera sarà a Parma: lì cambierà il destino della Fiorentina e probabilmente anche quello della panchina viola.