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DA BRESCIANINI A BENAVIDEZ: LA FIORENTINA CAMBIA VOLTO AL SUO CENTROCAMPO

di Mattia Verdorale

A centrocampo la Fiorentina prepara una piccola rivoluzione. Con l'addio di Arthur, probabilmente quello di Maxime Lopez, e l'incertezza che riguarda Bonaventura e Castrovilli, al momento in mezzo al campo la Fiorentina conta solamente Duncan, Mandragora, e Barak. Probabilmente il centrocampo è il reparto in cui i viola potrebbero cambiare letteralmente volto e al momento sono tre i profili che sono stati accostati con forza alla Fiorentina. Si tratta di Marco Brescianini del Frosinone, Warren Bondo del Monza e l'ultimo, in ordine di tempo, Carlos Benavidez del Deportivo Alaves. 

Profili italiani o che già conoscono la Serie A
Considerata la retrocessione in Serie B, Marco Brescianini, che ha tanti estimatori in Italia, è uno di quei giocatori destinati a lasciare il Frosinone. La Fiorentina è tra coloro che lo hanno messo nel mirino e ha mostrato un forte interesse, ma al momento domanda e offerta sembra essere lontane tra loro. Poi c'è l'indicazione di Palladino che porta il nome di Warren Bondo del Monza, per il quale è difficile che la valutazione della squadra brianzola parta da meno di 10 milioni di euro. Più defilati sono da tenere conto anche i profili di Suslov, Folorunsho e Boloca

Il profilo estero che strizza l'occhio all'Italia
Per il suo centrocampo la società viola guarda anche all'estero e il nome che è finito in ottica viola è quello di Carlos Benavidez, centrocampista uruguaiano classe '98 di proprietà del Alaves. Nell'ultima stagione ha collezionato tra Liga e Copa del Rey un totale di 32 presenze, con 4 gol e 1 assist. Quest'anno in Spagna ha giocato mediano nel 4-2-3-1 o nel 4-3-3. Ha un contratto che lo lega agli spagnoli fino al 2026 e nelle ultime gare di questa stagione è stato anche capitano dell'Alaves. Nei mesi scorsi il suo nome era salito agli onori della cronaca per la possibile chiamata con la nazionale azzurra e lo stesso giocatore aveva così commentato: "Quando sono venuto a conoscenza della notizia, dopo averla letta su varie testate ed averne avuto la conferma da Javier Hernandez, il mio agente, ho capito di star lavorando bene. È un qualcosa di motivante, incredibile. Se direi di sì? Certo, senza problemi. Sarebbe davvero bello. Capisco alcune parole, ma non lo parlo. Sono della scuola di Rino Gattuso. La sua attitudine e il suo carattere mi rappresentano". Ciò significa che l'Italia sarebbe una destinazione più che gradita, per un giocatore che, giudicata l'età, sembra aver maturato anche la giusta esperienza per fare un altro piccolo step nella sua carriera.