DA CANTIERE A RIVELAZIONE: I SEGRETI DEL SUCCESSO VIOLA
La Fiorentina ha infilato la settima vittoria consecutiva in stagione, nonché il nono risultato utile di fila. Una tendenza che non nasce dal caso ma dalla programmazione accurata di una dirigenza che ha saputo puntare sui cavalli giusti. Innegabilmente l'organico attuale è più forte rispetto a quello dello scorso anno, e in particolare si fonda su due elementi che hanno cambiato l'inerzia drasticamente: Moise Kean e David De Gea. Entrambi con la propria concretezza in fatto di gol e parate, oltre all'equilibrio e l'esperienza preziosa del portiere spagnolo, tra i più forti al mondo.
Allenatore preparato e studioso.
Nessun confronto con Vincenzo Italiano, sia chiaro. Anche perché impraticabile, visto che la rosa allenata dal tecnico siciliano era evidentemente meno assortita. Detto questo, a Raffaele Palladino va riconosciuto il merito di essere riuscito a trasmettere uno spirito di squadra che in molti addetti ai lavori hanno definito raro. Fosse solo perché a Firenze non si respirava così tanta fiducia da anni. Perdipiù l'ex Monza ha saputo mettersi a disposizione dei suoi giocatori, come è nelle sue corde, ritagliandogli il ruolo più adatto in base alle loro caratteristiche, e valorizzandone i migliori pregi.
Una squadra finalmente cinica.
E poi c'è quell'aspetto che è sempre stato un po' un tabù: l'incapacità della Fiorentina di approfittare delle occasioni. Se un tempo si faticava tremendamente a trovare la rete, adesso la squadra si rivela di gran lunga più concreta. Il che deriva dal tasso tecnico qualitativamente maggiore, e dalla consapevolezza dei propri mezzi di un gruppo che ha dimostrato di non essere subordinato al singolo giocatore (vedi l'assenza di Gudmundsson). Passo dopo passo i viola portano a casa i risultati: ora nel mirino c'è il filotto di nove vittorie consecutive ottenute tra febbraio e aprile 2023.