DA CARRARO A BACCARIN, I campioni del futuro
La Fiorentina costruisce il futuro, e lo fa in casa. "Stiamo piantando tante pianticelle, tra qualche anno vedremo come saranno cresciute". Parole di Pantaleo Corvino. Gli si chiedeva quando si sarebbero visti i risultati del lavoro sul settore giovanile. Sorrideva sotto i baffi, il PandaLeo. Sapeva cosa aveva tra le mani. Tanti gioiellini, qualcuno davvero prezioso. Cerchiamo di conoscerli meglio. Dalla lista sono esclusi Babacar, ormai stabilmente a disposizione di Prandelli, e Seculin, terzo portiere della Prima Squadra.
FEDERICO CARRARO - Ve lo abbiamo raccontato già qualche settimana fa. In termini di talento puro, è forse il fiore all'occhiello dell'intero vivaio viola. Nato a Padova, classe'92, è stato acquistato proprio dal club veneto. Vi ricorda qualcuno? Esatto, Alessandro Del Piero. Classico trequartista, ma capace di giocare anche sull'esterno, Carraro è uno specialista dei calci piazzati (ancora la mente corre al 10 della Juve) e gli adetti ai lavori si dicono stupiti per la sua maturità, fisica e tattica. Recentemente ha partecipato all'impresa di Anfield, accomodandosi in panchina. Come inizio, niente male. Protagonista con la Nazionale Under 17 ai Mondiali, si è confermato come uno dei prospetti più lucenti del panorama italiano. Chissà che dopo tanti anni la Fiesole non possa tornare a cantare "il ragazzo gioca bene".
AGYEI DANIEL KOFI - Classe 1992, viene addirittura paragonato ad Essien per la sua forza fisica. Centrocampista centrale, ha preso parte al ritiro di Cortina assieme alla Prima Squadra. I mezzi non si discutono. Baricentro basso, qualità tecnica importante e una personalità fuori dal comune lo rendono un mediano completo. Difetti? Tattici, soprattutto. Chi lo conosce bene si dice sicuro del suo futuro, ma ancora lascia a desiderare sotto il profile dell'ordine, della disciplina. Qualità fondamentali per Cesare Prandelli. E' un vero e proprio pupillo di Pantaleo Corvino, pronto a scommettere su una carriera da numero uno. Conta già qualche convocazione con i "grandi".
RAMZI AYA - Classe 1990. Romano di nascita ma di origine tunisina, ha rifiutato la convocazione della Nazionale Under 21 africana convinto di poter far parte della selezione azzurra. Difensore forte fisicamente e dotato di buona tecnica individuale, viene tenuto in grande considerazione dallo staff tecnico della Prima Squadra, tanto da essere andato in panchina, come Carraro, nella storica partita di Liverpool. Non è forse un talento puro come Carraro e Agyei, ma gli esperti lo considerano un difensore comunque dalle prospettive importanti.
PIETRO IEMMELLO - Nato nel 1992 a Catanzaro, è un'altra stella del settore giovanile della Fiorentina. Centravanti dal fiuto del goal straordinario, sogna un futuro alla "Gilardino". Ed in qualche modo somiglia al bomber Principe di Firenze. I tecnici che lo hanno avuto a disposizione si dicono ammirati per il suo grande spirito di sacrificio, che lo porta spesso ad essere il primo difensore della sua squadra. Iemmello è abile non solo in area di rigore, ma sa anche defilarsi per favorire, con i movimenti o direttamente con degli assist, gli inserimenti dei compagni. Dopo Babacar, un altro attaccante coi fiocchi sta sbocciando in casa Fiorentina.
ALBERTO BACCARIN - Attenzione a questo "Piccolo Kaka". Pantaleo Corvino lo considera come il vero campione da crescere in casa, ancor più di Carraro. Giovanissimo, è nato nel Marzo del 1993, mostra qualità tecniche assolutamente fuori dal comune. Non è un caso se qualche tempo fa, addirittura la Fifa lo ha inserito nella lista dei campioni del futuro. Ama giocare alle spalle degli attaccanti, è il classico numero 10. Qualità sopraffina unita a doti fisiche importanti nonostante abbia appena 16 anni. Gli esperti del settore lo vedono come la vera stella del firmamento giovanile italiano. La speranza p che abbiano ragione.