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DA GENOVA A GENOVA: DODO-KAYODE E UN DUALISMO CHE NON C'È PIÙ

di Alessandro Di Nardo

Da quel Genoa-Fiorentina son passati quattordici mesi. 438 giorni per l'esattezza. In mezzo il mondo si è ribaltato per due protagonisti in viola: allora Michael Kayode era il nuovo che avanzava, a sorpresa. Schierato da titolare per la sua prima presenza in maglia viola, quel 19 agosto 2023 sembrava potesse essere l'incipit di un'escalation rapidissima. In quella gara di Marassi, dominata in lungo e in largo dalla Fiorentina di Italiano, in panchina c'era un altro esterno destro, imbronciato e con un lieve mal di pancia causato da qualche rumors di mercato. A poco più di un anno di distanza, prospettive e speranze sono ben diverse. Quel brasiliano che si interrogava sul suo futuro a Firenze, adesso sfodera costantemente un sorriso travolgente e, numeri alla mano, è uno dei migliori terzini del campionato. Di sicuro è uno degli intoccabili di Raffaele Palladino: che sia in un sistema a tre, da esterno a tutta fascia, o in una difesa a quattro da terzino, il tecnico viola non ci rinuncia mai. 

Dodo le ha giocate in pratica tutte: 970 minuti in campo. La conseguenza è che, per adesso, Kayode si deve accontentare dalle briciole. La crescita del classe 2004, sogno di mezza estate di diversi club di Premier (Aston Villa e Newcastle sututti) è stato stoppato al ferro dall'ascesa di Dodò. Il problema di re Kayo - così come l'hanno ribattezzato i tifosi viola - è proprio Dodo, suo grande amico fuori dal campo, ma rivale in questo momento insormontabile. Tant'è che, anche nel turno infrasettimanale, proprio nella Genova in cui si era rivelato al grande pubblico, Kayo non è sicuro di mettere minuti nelle gambe. Doveva essere la sua sfida, quella ideale per far rifiatare l'ex Shakthar. E invece Palladino ci pensa: deciderà domani e, anche se la staffetta pare annunciata, possibile che dal primo minuto parta ancora il brasiliano. Del momento d'oro di Dodo se ne sono accorti tutti, anche dall'altra parte dell'Oceano. Lo ha fatto il Ct del Brasile Dorival Junior, che lo ha convocato.