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DA GOLEADOR AD ALTERNATIVA, LA PARABOLA DISCENDENTE DEL CHINO

di Samuele Fontanelli

Nel posticipo domenicale della settima giornata di Serie A la Fiorentina ha battuto il Milan 2-1 al Franchi in un match ricco di emozioni e colpi di scena. Quello contro i rossoneri è stato il secondo successo in campionato della formazione di Palladino, dopo quello sempre al Franchi contro la Lazio, e il secondo consecutivo dopo la vittoria in Conference League contro i New Saints. Queste tre partite, insieme al pareggio 0-0 di Empoli, hanno in comune, rispetto alle precedenti sfide dei gigliati, il passaggio alla difesa a 4. Un sistema di gioco che ha reso il reparto arretrato viola più compatto e solido. Della nuova difesa a 4 titolare però non fa parte Lucas Martinez Quarta.

IL GOLEADOR DI ITALIANO
El Chino, a Firenze dall'ottobre del 2020, nel triennio targato Vincenzo Italiano era diventato un punto fermo del reparto arretrato gigliato. Il tecnico siciliano gli aveva cucito addosso il ruolo di difensore con licenza non solo di impostare ma anche di inserirsi in fase offensiva, e l'argentino l'aveva ripagato arrivando, nella scorsa stagione, a segnare addirittura otto centri e due assist tra tutte le competizioni. 

Alcune reti anche decisive, come nella vittoria casalinga contro l'Atalanta lo scorso campionato o nel pareggio 1-1 di Roma contro i giallorossi alla 15° giornata. Fermo restando i limiti dal punto di vista prettamente difensivo, con Italiano Martinez Quarta, in questo ruolo ibrido tra il difensore e il centrocampista, era riuscito ad esprimersi al meglio. Non a caso El Chino ha fatto parte, scendendo in campo contro il Cile nel 2021 e contro il Perù nel 2024, delle due vincenti spedizioni dell'Albiceleste in Copa America.   

L'ARRIVO DI PALLADINO
Anche Palladino inizialmente gli aveva dato fiducia, confermandolo titolare come braccetto di destra nella sua nuova difesa a tre. Titolare alla prima di campionato contro il Parma, anche se da una sua incertezza nasce la rete del vantaggio ducale, in gol nell'andata del preliminare di Conference League contro la Puskas Akademia e in campo, seppur da subentrato nel pareggio casalingo contro il Venezia. Anche dopo l'espulsione dalla panchina, dopo aver giocato 71 minuti, nel ritorno dei play-off di Conference League in Ungheria, il tecnico campano continua a dar fiducia all'argentino che segna anche la rete dell'iniziale vantaggio a Bergamo contro l'Atalanta. 

L'intervallo della sfida contro la Lazio del 22 settembre è un punto di rottura. El Chino, come tutta la Fiorentina, è in difficoltà e Palladino decide di cambiare. Fuori Quarta e Biraghi e passaggio alla difesa a quattro con Comuzzo e Ranieri centrali. Quest'assetto e questa coppia a guidare il reparto al momento sembrano diventati un punto fermo della nuova Fiorentina di Palladino che, dopo aver battuto la Lazio, non ha subito reti contro Empoli e New Saints e si è imposta sul Milan. Per l'argentino, complice anche la squalifica in Europa che gli ha impedito di scendere in campo contro i gallesi, zero minuti nelle ultime tre partite. Al momento Quarta, non convocato da Scaloni in Nazionale, è un'alternativa a Comuzzo e Ranieri, vedremo se nel corso della stagione, magari anche per merito delle sue doti da finalizzatore, riuscirà riconquistarsi una maglia da titolare.