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DA OGGI SERVONO FATTI PER RISOLLEVARE LE SORTI VIOLA. TORNATI QUELLI DEL PUNTICINO

di Sonia Anichini

Se la vittoria a Torino contro la Juventus valesse dieci punti potrei anche farmela bastare ma, visto che l’impresa rimane fine a sé stessa e, per ora, unico godimento di questi ultimi tempi calcistici da depressione, finisce per farmi tornare alla mediocrità viola in un batter d’occhio dopo che ho visto la partita contro il Bologna. L’unico beneficio di aver sconfitto i gobbi è la grande soddisfazione e i tre punti, che tutti insieme si vedono raramente purtroppo, ma l'evento non ha lasciato nessuna traccia della voglia di lottare e fare bene, dell’energia che speravo potesse infondere nei nostri ragazzi per dare il benvenuto al 2021 appena iniziato. Invece non è cambiato niente e ci ritroviamo con l’ennesimo pareggino in una gara interna che non ci vede vincitori dal 25 ottobre contro l’Udinese. Dopo quella partita, fra le mura del Franchi, abbiamo perso col Benevento e fatto quattro pari di seguito con Genoa, Sassuolo, Verona e Bologna, quelle che un tempo si consideravano vittorie quasi sicure con squadre di rango inferiore…un tempo, appunto, oggi di queste abbiamo dietro solo il Genoa!

Abbiamo vissuto il periodo natalizio sotto l’effetto quasi ipnotico di quello 0-3 ma vorrei sollevarmi dal ruolo di tifosa più che provinciale per meritarmi qualcosa di più dalla mia squadra e non chiedo certo la luna quando desidero vincere partite come quelle di ieri. Nei primi minuti i viola sono partiti molto bene e ho confidato che l’anno nuovo sarebbe partito col piede giusto ma, dopo poco, le illusioni sono svanite come il gioco della Fiorentina. Il riassunto del match potrebbe essere questo: il migliore in campo è stato Dragowski e la Fiorentina non ha mai tirato in porta. Da Firenze è tutto, a voi studio! Se poi ci mettiamo che il Bologna nelle ultime 46 gare aveva sempre preso gol…non ci resta che piangere!

Sono di nuovo così avvilita che mi infastidiscono anche le dichiarazioni di Prandelli “qualcosa è mancato in attacco”, di Antognoni “serve creare più occasioni” e di Pradè “ci prendiamo che anche oggi non abbiamo preso gol”, tutte infarcite comunque di ottimismo e di gara ok, atteggiamento ok. Contenti loro! A parte gli ok, le affermazioni sono lo specchio di questa triste realtà, ma vorrei che i diretti interessati trovassero il sistema di sovvertirla e si aiutassero per aiutare la Fiorentina. I discorsi lasciano il tempo che trovano e adesso servono i fatti. Il lampo nel buio, che rischia di rimanere la vittoria allo Stadium, deve stimolare la società ad intervenire sostanzialmente sul mercato di riparazione che parte oggi e mi auguro di non sentir più dire che non si prende un attaccante importante per non ostacolare la crescita di Vlahovic. Ieri il serbo non ha giocato bene, non solo per colpa sua chiaramente, ma i rumors che già si sentono sulla volontà di non rinnovare con la Viola, se veri, mi lasciano basita. Dopo soli 4 gol in campionato, si sente già un goleador meritevole di squadre di alto lignaggio? Auguro a Dusan ogni bene e che diventi un grande calciatore, ma ancora ne ha da fare di strada e soprattutto di gol. Purtroppo, questa è la decisione che pare abbiano già preso Pezzella e Milenkovic e la cosa non può che preoccupare.

L’appeal della Fiorentina è in caduta libera e per questo urge cambiare registro con molta fretta. Non è pensabile che si guardi una partita della nostra squadra del cuore e si rischi di addormentarsi, cosa già successa negli ultimi tempi, o si pensi di non vederla per niente perché tanto è la solita musica. No, così non si può andare avanti perché demotivare i tifosi viola è un film che abbiamo già visto e del quale non vogliamo la replica.

La Signora in viola