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DA ROMA... A ROMA

di Tommaso Loreto

Altri tre giorni di allenamento, gli ultimi della stagione. Al centro sportivo siamo agli sgoccioli delle sedute di lavoro, poi la squadra staccherà la spina in attesa di sapere quanto riattaccarla. Che sia a fine giugno, o intorno al 9 luglio, d'altronde, è aspetto sul quale pesa l'esito della finale di Coppa Italia. Una vittoria bianconera e per la Fiorentina potrà essere un'estate normale, una vittoria rossonera e sarà, invece, una continua rincorsa. 

Difficile definire altrimenti l'eventualità di un preliminare europeo fissato a fine luglio. Con il gruppo che dovrebbe sostenere il ritiro estivo in anticipo, e con il rischio di un'ulteriore ricaduta psicologica se quel preliminare non dovesse andar bene. Roba che già molte squadre hanno pagato caro, al prezzo di stagioni nelle quali il peso del lavoro anticipato si è fatto sentire per mesi e mesi. 

Senza contare che l'eventuale stravolgimento dei piani estivi comporterebbe anche la certa impossibilità di prendere parte a tournee prestigiose e remunerative. La Fiorentina, non è una novità, resta in attesa di un posto che si possa liberare nell'International Champions Cup (la stessa dove il Milan sa già di partecipare, a meno di dover fare proprio quel preliminare che anche i viola vorrebbero evitare) ma la vittoria dei rossoneri in coppa significherebbe cancellare qualsiasi speranza.

Oltre il danno, in pratica, anche una beffa da qualche milione di euro. Domenica sera la fine del campionato a Roma, contro la Lazio, eppure la gara più importante, sempre nella capitale, è quella fissata una settimana più tardi.