DA SABATINI A SENSIBILE E CARBONI: VIA AL DOPO-CORVINO
Sarà una Fiorentina diversa, quella che verrà. Perché comunque la si pensi, Pantaleo Corvino ha segnato un'era ed un'epoca in viola. L'ha dipinta coi suoi tratti forti e ben distinti, coi suoi colpi, con le sue intuizioni. Un inizio sfavillante, un percorso chiamato parabola discendente che porterà probabilmente il ds di Vernole ad appendere la penna al chiodo ed a prendersi un periodo di riflessione. Da Jovetic a Lupoli, passando da Vargas e Da Costa, da Castillo e Vieri, da Gilardino a Hable. Nessuno escluso, una girandola di nomi che nel bene e nel male hanno segnato il passato recente della Fiorentina: niente Champions e niente Scudetti, tranne quelli presunti ed ipotetici, ma qualche sogno coltivato ed una gioia ritrovata, prima di rientrare nell'abisso della mediocrità che ora avvolge i viola.
La primavera porterà consiglio, si spera, alla dirigenza gigliata. E con lei, col disgelo della neve e dei sentimenti che Firenze auspica arrivino e ritornino presto, anche il nome nuovo. Perché tirare e mollare, rimandare e tergiversare, non fa certo rima con 'progetto'. Dice bene, chi racconta che già dal primo febbraio una società inizia a pianificare il suo domani. Chi deve farlo, poi, è figura quanto mai centrale. Ed una Fiorentina in crisi di risultati e d'identità, non può certo permettersi d'aspettare periodi di riflessione e di relax, di riposo e di pensieri su che ne sarà di lui. Che ne sarà di noi, invece, è quel che si chiede Firenze, ed è molto più importante.
Sicché scatta già da ora il toto-dopo-Corvino. Che potrebbe poi finire come una roulette destinata al doppio zero ed al rinnovo del ds salentino, ma che oggi è lecito e legittimo portare avanti. Non fosse altro che, nei salotti milanesi, gli addetti ai lavori sussurrano che la dirigenza avrebbe già preso qualche contatto. In primis Walter Sabatini: che a Roma, raccontano, soffre un po' la figura di Franco Baldini e che potrebbe liberarsi dai giallorossi dopo poco tempo. Nota a margine: il figlio di Delio Rossi collabora col ds giallorosso. Potrebbe essere un indizio sulla strada giusta. Occhio anche a Pasquale Sensibile: dopo il miracolo Novara, ora è l'ora del flop Sampdoria. Però è legato a Sabatini e l'uno potrebbe anche non escludere l'altro. C'è la candidatura di Riccardo Bigon, direttore sportivo oggi a Napoli, da non scartare anche il nome di Giovanni Sartori del Chievo: tosta, perché è il deus ex machina del miracolo clivense e liberarlo non è certo semplice. Sicché un nome più caldo potrebbe essere quello di Amedeo Carboni. Che con Eduardo Macia, ora capo scout viola, ha già lavorato a Valencia e che è molto stimato anche negli alti piani della Fiorentina. Magari, con Giampaolo Montali come direttore generale, lui che dopo l'esperienza Roma è a caccia di una nuova e stimolante avventura. Sussurri e spifferi. Il mercato dei giocatori è appena finito, ma il progetto scricchiola e per questo il caposaldo più importante va rimesso subito al suo posto. Che sia Corvino o un suo erede.