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DA SACCHI A GUIDOLIN, A volte ritornano

di Andrea Giannattasio

A volte ritornano. Sono tanti gli esempi nel mondo del calcio di allenatori che, dopo aver concluso un ciclo vincente, si sono separati dal loro club per poi farvi ritorno anni dopo per continuare il lavoro lasciato in sospeso. E la voce che vorrebbe un possibile quanto clamoroso ritorno di Cesare Prandelli sulla panchina della Fiorentina potrebbe davvero scrivere alla fine una nuova pagina dei capitoli legati ai ritorni di tecnici sulle panchine che li hanno resi immortali. Del resto non mancano esempi eclatanti nel passato, precedenti a cui tuttavia non hanno corrisposto risultati esaltanti sul piano dei successi. 

Tornando in casa rossonera, un altro celebre ritorno è quello legato ad Arrigo Sacchi: il tecnico romagnolo, dopo un ciclo vincente col Milan tra il 1987 ed il 1991 che portò uno scudetto, una Supercoppa, due Coppe dei Campioni, due Supercoppe europee e due Coppe intercontinentali, tornò al club di Berlusconi da subentrato nella stagione 1996-1997, arrivando però solo 11°.

Concludiamo con altri due ritorni, molto ma molto particolari: il primo è quello dell'attuale allenatore dell'Udinese Guidolin, approdato per la prima volta a Palermo nel 2004-2005: nella sua prima avventura raggiunse uno storico sesto posto per la società sicula, mentre nelle successive esperienze dovute ai numerosi esoneri di Zamparini, arrivò solo 11°.

L'altro esempio è invece quello legato alla figura di Emiliano Mondonico. L'ex tecnico viola infatti ha guidato l'Albinoleffe nella stagione 2006/2007, raggiungendo una salvezza tranquillissima, mentre, tornato qualche anno dopo (10/11), fu costretto a lasciare la panchina per motivi di salute a metà campionato tornando però in tempo per gli ultimi mesi della stagione, riuscendo a salvare dalla Lega Pro il club bergamasco. Una storia, comunque, a lieto fine.