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DA SIENA AL BRASILE

di Marco Conterio

Viaggia tra presente e futuro la Fiorentina targata Prandelli-Corvino. Il primo pensa all'oggi: c'è il Siena da battere in un derby ostico e pieno di insidie, che arriva alle porte della sfida Champions contro il Bayern. Il secondo pensa al domani: tra il Sudamerica, dove stringe accordi con club minori e tratta giocatori per la Viola che verrà, e l'Europa, dove prosegue l'intesa con il Grasshoppers e vengono monitorati giocatori in tutte le nazioni (dalla Spagna alla Germania, in particolare).

Intanto, c'è da pensare al Siena e Cesare Prandelli lo sa bene. L'immediatezza (e i tifosi) chiede 3 punti in quel del Franchi bianconero. C'è Mutu, ed è una notizia positiva. Manca Vargas, ma il Pasqual visto contro l'Inter è una delle più liete novelle di questo scorcio di stagione. E poi Pazzini, voglioso di riscatto dopo esser stato per diversi minuti "uno della curva del Siena" la scorsa stagione. C'è anche un dubbio: Santana o non-Santana? Intorno a questo interrogativo è legato anche il dilemma tattico di Cesare Prandelli. Con l'argentino in campo, spazio ancora al 4-3-1-2. Senza, possibile un ritorno all'antico, visto che Semioli scalpita per una maglia da titolare ed essendo un esterno puro, è impossibile vederlo in uno schema come quello di mercoledì.

Tra dubbi di formazione e certezze, fa capolino anche Pantaleo Corvino. In Brasile si stringe la mano con il Pao De Açucar, strizza l'occhio a Danilo dell'Atletico Paranaense (pronti 3,5 milioni per portarlo a Firenze già a gennaio) e visiona giocatori su giocatori (da Rafael Carioca a Leo del Gremio, rispettivamente diciannovenne trequartista/esterno e ventenne difensore, a Miranda ed Hernanes del San Paolo). Viaggia sull'asse Prandelli-Corvino l'Eurostar viola: prossime fermate Siena e Brasile, destinazione futuro.


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