.

DA SOGNO AD INCUBO

di Luciana Magistrato

Da sogno a peso morto. Da giocatore che doveva far fare il salto di qualità a giocatore ingombrante e da scartare... In questa prima parte di campionato Marko Pjaca non è sbocciato come si pensava e il tridente delle meraviglie con Chiesa e Simeone è diventato un incubo visti i pochissimi gol fatti per un trio d'attacco giovane e brillante. Anche alla Juve ormai hanno capito che il giocatore, dopo l'operazione, non è più tornato quello di prima e nelle due stagioni lontano da Torino ha deluso. D'altronde il giocatore paga anche il Mondiale di mezzo, giocato col contagocce e non nelle migliori condizioni, che gli ha fatto saltare una preparazione e un ritiro di cui forse aveva bisogno.

E se la Nazionale spesso è uno stimolo, oltre che un orgoglio, per i giocatori, può rigirarsi come un boomerang per i club visto che gli allenatori li perdono per due settimane in cui potrebbero approfondire i problemi riscontrati e correggerli insieme. Le due società stanno valutando per il futuro. La Fiorentina sta già pensando di non riscattarlo, per lo meno ai 20 milioni pattuiti. Ma anche con lo sconto, a che servirebbe tenereun giocatore che ha deluso per tutta la stagione? Così come la Juve, piena di talenti e campioni, non vuole certo appesantire la rosa di un giocatore inutile alla sua causa ed è pronta dunque a cederlo di nuovo magari in via definitiva. L'unico a credere ancora al giocatore è Stefano Pioli che quel tridente l'ha tanto voluto ed è pronto a fare di tutto per farlo funzionare. Anche se dovesse costare qualche panchina al croato, il primo a volersi riprendere da questa situazione. Forse è solo una questione mentale e ritrovare la via del gol (ne ha fatto solo uno contro la Spal) potrebbe essere fondamentale. Insomma per Pjaca è il momento di uscire allo scoperto.