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DAI 23 GOL DI PISA AI 103 DI NAPOLI: ECCO COME SI È EVOLUTO L'ATTACCO DI GATTUSO

di Andrea Giannattasio

Quello tra Rino Gattuso e l’attacco è da sempre un rapporto speciale. O per meglio dire molto particolare. Gioie e dolori della carriera del nuovo tecnico della Fiorentina sono spesso state decretate a seconda di quello che è stato il rendimento della fase offensiva delle sue squadra. L’alfa e l’omega di questo intreccio è stato toccato nel corso della sua seconda stagione con il Pisa (annata 2016-17) e in quella da poco conclusa sulla panchina del Napoli.

Con i nerazzurri, al primo campionato di B dopo la promozione, Gattuso non riuscì a far segnare più di 23 gol al suo attacco e retrocesse da ultimo in classifica in Lega Pro (pur avendo - e questo è il dato clamoroso - la seconda miglior difesa del torneo), mentre con i partenopei è successo l’esatto opposto, visto che la sua squadra ha concluso la stagione con 103 reti (frutto di 86 gol in campionato, 8 in Coppa Italia e 9 in Europa League) ma non è riuscito a qualificarsi per la Champions.

La storia recente tuttavia dimostra che l’andamento degli attacchi delle formazioni allenate da Gattuso sono sempre andate a migliorare: nei suoi due anni al Milan, i rossoneri hanno realizzato 92 gol nelle 62 partite sotto la sua gestione mentre con il Napoli su 61 gare con Rino in panchina l’attacco ha trovato la via del gol in 123 circostanze (limitandoci soltanto a considerare il campionato). Segno evidente che - pur al netto di attacchi decisamente molto forti - il lavoro di Gattuso sulla fase offensiva è migliorato di anno in anno e con un Vlahovic in stato di grazia anche Firenze può sperare davvero di tornare a divertirsi.