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DAI FISCHI (E I RISCHI) AI SOGNI DI GLORIA: COM'È CAMBIATA UNA FIORENTINA CHE MERITA SOLO APPLAUSI. LE PUNTE HANNO CHETATO LE CRITICHE E DATO FORZA ALLE SCELTE DEL CLUB. ADESSO LA STORIA È A PORTATA DI MANO

di Pietro Lazzerini

La Fiorentina è ai quarti di Conference League. Ha fatto il suo dovere contro il Sivasspor e ha messo insieme l'ottavo risultato utile consecutivo tra campionato ed Europa. Il lavoro di Vincenzo Italiano e della squadra non può essere snobbato, la reazione ad un inizio stagione complicato e a tante critiche ricevute è stata strepitosa e per questo tutti meritano solo applausi. La squadra viola è ancora in corsa su tre competizioni, compreso il campionato ed è giusto fare ammenda perché in pochi ci avrebbero creduto poco più di un mese fa. Dalla sconfitta contro la Juventus sembra passato un secolo, tutto gira come dovrebbe, lo spogliatoio è unito e anche le scelte di mercato stanno premiando il club che ha puntato su Cabral e Jovic senza acquistare un'altra punta ricevendo in cambio tanti gol, soprattutto da parte del brasiliano. 

I quarti di Conference, visto il cammino affrontato, non erano certo un obiettivo scontato e questo è un altro fiore all'occhiello di tutta la squadra. Dopo i fischi ricevuti in seguito al ko contro il Bologna, l'ambiente si è compattato, anche grazie a una preparazione invernale che sta dando evidentemente i suoi frutti. È lecito aspettarsi che prossimamente potranno anche arrivare momenti di difficoltà, ma la maturità dimostrata nelle ultime 8 gare alimenta ottimismo ed entusiasmo che sembravano andati persi. Non c'è altro da fare se non applaudire questi ragazzi, che da una stagione che sembrava destinata ad andare nel muro, rischiano di uscirne con una delle più memorabili degli ultimi decenni. "Ancora non è stato fatto nulla" viene da dire, ma non è proprio così, perché al di là di quelli che saranno i risultati finali, avere tutte queste ambizioni ancora in ballo a marzo è già una vittoria e un passo avanti rispetto al recente passato. 

E pensare che se la Fiorentina avesse perso malamente contro la Lazio, in quella che poi è stata una delle partite della svolta della stagione, Italiano avrebbe addirittura rischiato la conferma. Sì perché in quelle ore concitate, qualcosa rischiava di compromettersi nel rapporto tra l'allenatore e il club, ma ci ha pensato la squadra a sfoderare una grande prestazione per dimostrare a tutti di stare fortemente dalla parte del proprio tecnico. Da lì in poi si è vista un'altra Fiorentina. Una squadra coesa, pronta a tutto e via via sempre più matura. Anche Italiano stesso ha assorbito come una spugna gli insegnamenti dagli errori della prima parte di stagione ed è caduto in piedi, anzi saltando verso potenziali traguardi insperati fino alla fine del 2022. 

Calma e gesso, ovviamente. Ma da oggi in poi sarà difficile parlare di stagione fallimentare, qualsiasi saranno i risultati che la squadra otterrà nel suo cammino. I viola sono sani, belli e ora credono non solo nel lavoro del proprio allenatore ma anche nei propri mezzi come mai avevano fatto prima. Come scritto qualche tempo fa, restando uniti, ambiente, squadra, allenatore e società, tutto è possibile e questo deve essere chiaro anche a chi dovrà affrontare da ora in poi la Fiorentina. 

Chiosa finale per l'episodio pazzesco avvenuto a margine della vittoria contro il Sivasspor. Il pugno rifilato a Bianco è un qualcosa di assurdo, come lo è la gestione da parte dell'UEFA che ha nascosto l'accaduto non passando immagini dell'aggressione. Bravo è stato Barone a chiamare subito il presidente Ceferin per protestare, con fermezza e senza alzare i toni. Alla fine difficilmente avverrà qualcosa di clamoroso come l'esclusione dalle competizioni europee per il club turco, ma certo è che non possa passare sotto silenzio un pazzo che ha deciso deliberatamente di invadere il campo e colpire un giocatore avversario. Fosse accaduto dalle nostre parti, si sarebbe trasformato in uno scandalo di portata Mondiale in un batter d'occhio.