DAINELLI, Felipe è un ottimo giocatore
Queste le parole del capitano della Fiorentina, Dario Dainelli oggi in conferenza stampa: "Il Milan è una squadra rapida, soprattutto grazie a Pato. Ma il modo di affrontarli non cambia, dobbiamo essere concentrati, cercando di essere sempre pronti a riprendere campo. La difesa ovviamente è più legata alla prestazione della squadra piuttosto che dai singoli. Se il centrocampo te lo consente si può accorciare di più e far giocare peggio gli altri. Dovremo essere bravi a tenere alta la squara senza timori. Felipe? Non so se è ufficiale, ma come giocatore lo apprezzo molto, e secondo me se arriva è un ottimo acquisto, non lo conosco, ci sarà modo e nessun tipo di problema. Un valore aggiunto per la squadra, e per tutti. Quando ci sono situazioni negative, non tanto di rosa e questo metterebbe qualsiasi squadra in difficoltà"
Condizioni generali fisiche: "Ora un po' meglio, negli ultimi giorni era andata male e mi è venuta l'influenza e m'era rimasta addosso come del resto a Donadel. Per i problemi muscolari bene. Gli altri stanno meglio, ma non credo che Gambero possa essere a disposizione, non so se ne vale la pena. Adrian si è allenato con noi in questi giorni, e ha fatto le partitelle e sta bene. Gobbi pure, Jovetic meglio ma non so se è pronto per giocare. Praticamente siamo da capo..."
"Difesa più sicura? Sapevamo i valori nel gruppo e per questo lavoriamo tranquilli. L'assenza di un singolo non compromette la squadra in generale. Ero convinto potessimo fare bene, non c'è stata nessuna sorpresa. Dall'inizio dell'anno, quando c'erano dei dubbi e sui pochi arrivi o la campagna acquisti, ho sempre detto che il gruppo è fondamentale. Se non sono arrivati tanti giocatori, è anche vero che si rinforzato un gruppo che da tempo gioca insieme, creando una base e un equilibrio ancora più solido. Nel calcio gli acquisti e i nuovi arrivi nelle aspettative dei tifosi è giusto che ci sia. Una squadra come la Fiorentina deve sempre pensare a migliorarsi e nuovi giocatori ancora più bravi non fanno altro che accrescere il valore della squadra. Fermo restando che quelli che già ci sono hanno dimostrato di poter fare molto bene".
"Ieri sono uscite delle belle cose. Il calcio dei ragazzi è qualcosa di più bello rispetto al nostro dove ci sono in ballo tanti interessi. Giocare con passione è fondamentale, il calciatore lo si diventa a prescindere dalle pressioni esterne. Deve essere così, poi nel mondo di adesso rispetto a quello che succedeva 15 anni fa quando ero io nel settore giovanile era diverso. Oggi è inevitabile che i ragazzi guardino al fattore del guadagno, purtroppo succede così. Quando incontri i più piccoli ti chiedono di auto e veline e non, che so, di quanti palleggi sai fare. Del documentario ne abbiamo parlato, com'era normale. Della Valle ha sicuramente spiegato meglio di quello che potrei fare io".