DAINELLI, Simeone? Lo capisco, solo uno sfogo
Fonte: Niccolò Santi
Dario Dainelli, difensore del Livorno ed ex capitano della Fiorentina, ha parlato ai media presenti dalla serata di beneficenza che si tiene al Fashion Foodballer. Ecco le parole raccolte da FirenzeViola.it:
"Quando si può fare qualcosa di utile e positivo per un ospedale come il Meyer, per i bambini, dà soddisfazione. Il periodo pre-natalizio poi è quello giusto. Livorno? Fortunatamente stiamo facendo un buon lavoro. Speriamo di aver intrapreso la strada giusta. Volontà e determinazione ci sono da parte di tutti. La prima parte di stagione è stata difficilissima e per recuperare ci vuole pazienza e continuità di risultati. Ne abbiamo fatti due, sabato abbiamo una gara importante in casa e altre tre prima della sosta e della fine del girone. Gesto di Simeone? Normale che non sia piaciuto ma da calciatore che ha vissuto tante situazioni dico che a volte capisci perché un ragazzo può arrivare ad una cosa del genere. Solo una reazione di pancia, uno sfogo per liberarsi del periodo di critiche quando non ha segnato. Per quel che so è un ragazzo eccezionale che mette sempre tutto, non credo avesse nulla contro nessuno. Parliamo di un giocatore ottimo, giovanissimo: gli va dato tempo. Magari serve pensare al perché del gesto. Ricordi di un Milan-Fiorentina? A Milano non particolarmente. A Firenze ricordo la partita dell'addio di Maldini, quando mi nacque anche il figlio. Milan-Fiorentina di sabato? Anche la Fiorentina ha bisogno di riprendere continuità di prestazioni e risultati. Era partita benissimo poi ha avuto difficoltà. Anche domenica all'inizio era contratta per la poca serenità. Spero che continui a far bene. Pezzella leader vero? Sì, mi sembra che oltre a quelle tecniche abbia anche doti umani, negli atteggiamenti e nei modi di fare. Non si scompone mai e dà serenità. Problemi in impostazione? Ieri ero allo stadio, ogni tanto vedo le partite. Manca l'interprete puro ma ci sono tanti ragazzi di qualità. Non c'è nulla in particolare se non un momento di minore serenità, che porta anche a una gestione meno pulita della palla. Insegnamenti di Prandelli per Pioli? Sa come fare, prenderà gli spunti da chi vuole. Non mi sento in grado di dare consigli tecnici. DV? Firenze è una piazza esigente ed è normale che i tifosi abbiano l'ambizione di voler arrivare sempre più in alto. Se devo essere oggettivo vedo anche l'altra faccia della medaglia: io arrivai il primo anno di A, e da lì sono passati dodici anni dei quali forse in otto sono state fatte le coppe europee. Non è un bilancio negativo, anzi. Ci sono momenti e fasi: si vuole sempre essere al top ma ci sono momenti di ricostruzione, nei quali si fa anche più fatica. Ma sono sicuro che faranno tutto per portarla dove gli spetta".