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DAL 2012 AL 2019, I DV A UN BIVIO: RILANCIO O CESSIONE

di Lorenzo Di Benedetto

C'era una volta la Fiorentina di Sinisa Mihajlovic e Delio Rossi. Il primo esonerato il 7 novembre 2011, il secondo subentrato tra gli applausi dei tifosi e allontanato dopo la scazzottata in panchina con Adem Ljajic durante la partita al Franchi contro il Novara e sostituito da Vincenzo Guerini che portò la squadra alla salvezza. Da quella stagione in poi, la 2011/2012, la Fiorentina non aveva mai più toccato un punto così basso e adesso, dopo l'ennesima sconfitta in questo campionato, la domanda che sorge spontanea è una sola: che squadra avrà a disposizione Vincenzo Montella l'anno prossimo?

Fu proprio l'aeroplanino a prendere l'eredità dei tre allenatori che si alternarono in quella stagione sciagurata ma ai nastri di partenza della Serie A 2012/2013 le cose erano cambiate radicalmente, dopo una campagna acquisti di primissimo livello che vide la coppia Pradè-Macia portare a Firenze giocatori del calibro di David Pizarro, Borja Valero, Alberto Aquilani, Gonzalo Rodriguez, Stefan Savic, Juan Cuadrado, Mati Fernandez e Luca Toni. I frutti dell'estate vennero raccolti fin dalla prima giornata contro l'Udinese, quando tutto il popolo viola capì che le cose erano cambiate, non solo per la vittoria arrivata oltre il novantesimo, ma anche e soprattutto per il gioco spumeggiante e l'euforia rinata. A fine stagione arrivò il quarto posto, dopo tante polemiche con il Milan, e i viola tornarono in Europa tre anni dopo l'ultima volta.

Ecco, la situazione, per certi versi, è adesso molto simile e la famiglia Della Valle, contestata giustamente nelle ultime settimane, è di fronte a un bivio. Da una parte il rilancio in stile estate 2012, dall'altra un vero e definitivo passo indietro, e non sarà certo compito né dei tifosi né degli addetti ai lavori trovare un acquirente del club. Saranno gli stessi fratelli marchigiani a dover trovare un compratore che possa riportare la Fiorentina dove merita, dov'è sempre stata in tutta, o quasi, la sua storia. Difficile, oggi, capire cosa potrà succedere in estate, perché né Andrea né Diego Della Valle hanno parlato pubblicamente delle loro intenzioni, ma Firenze adesso è stufa e lo ha fatto capire in ogni modo possibile, sempre nel rispetto delle regole. La palla passa ancora una volta alla proprietà, ma questa volta serve una risposta concreta.