.

DAL 4-3-3 AL 4-3-3. TRENTA MESI DI MODULI VIOLA

di Iacopo Barlotti

E' curioso che la peggior Fiorentina dell'ultimo decennio giocasse con lo stesso modulo di quella più bella. Ma - risponderebbe un allenatore navigato - d'altra parte i moduli sono solo numeri che ben poco dicono sull'atteggiamento vero delle squadre. Nel dopo Prandelli, però, la strada per la rinascita è stata assai lunga ed è passata da tanti, tantissimi esperimenti.

IL 4-3-3 DI MIHAJLOVIC - Ad essere precisi, il primo approccio di Sinisa sulla panchina viola fu col 4-2-3-1 di eredità prandelliana. Due mediani di qualità (Zanetti e Montolivo), l'esperimento D'Agostino (o Ljajic) trequartista e un punto conquistato nelle prime tre partite. Ben presto Mihajlovic passò al 4-3-3, impostando un gioco muscolare con l'obiettivo di spezzare l'azione avversaria sul nascere e imbeccare le punte. Tanto che, l'estate seguente, la Fiorentina rinunciò a D'Agostino per acquistare gente come Lazzari e Munari. Il 4-3-3 di Mihajlovic valorizzava l'estro di Cerci sulla destra ma relegava Jovetic, rientrato nel 2011-12, troppo largo sulla fascia.

GLI ESPERIMENTI DI DELIO - Dopo l'esonero di Sinisa fu Rossi a rivoltare la Fiorentina come un calzino. Si cominciò col rombo (4-3-1-2), si passò al 4-4-2, poi ecco il 3-5-2, un albero di Natale (4-3-2-1) ma anche un 3-4-3 asimmetrico. Ne cambiò parecchi, il buon Delio, finché si convinse che il 3-5-2 era il modulo che più riusciva a valorizzare la caratteristiche dei suoi giocatori: tre centrali, un centrocampo folto, e soprattutto Jovetic finalmente nell'area avversaria.

MONTELLA DAL 3-5-2 AL 4-3-3 - In questa stagione Montella ha proseguito col modulo con il quale si era chiusa la scorsa stagione, ma con tanti interpreti nuovi. Cuadrado sulla destra ha una propensione assai più offensiva rispetto a Cassani; la mediana è passata dal Montolivo-Behrami-Lazzari di ieri al Aquilani-Pizarro-Borja Valero di oggi. La Fiorentina diverte e vola, poi quando qualcosa s'inceppa, a gennaio, basta poco per farla ripartire: Montella arretra Pasqual, avanza Cuadrado e lancia Ljajic accanto a Jovetic, per un 4-3-3 in grado di dominare l'Inter al Franchi e la Lazio all'Olimpico. Sono passati diciotto mesi dall'esonero di Mihajlovic, ma dal 4-3-3 di Sinisa al 4-3-3 di Montella oggi la Fiorentina diverte l'Europa e sogna il 3° posto.