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DAL BOLOGNA AL BOLOGNA. DAI FISCHI ALLA NECESSITÀ DI SVOLTA. GARA SPARTIACQUE

di Lorenzo Marucci

Se è vero che il prossimo avversario si chiama Cukaricki e non va sottovalutato (pur avendone vista la scarsa consistenza) anche per esigenze di classifica, è altrettanto vero che la testa di gran parte della tifoseria è già proiettata sulla sfida di domenica al Franchi con il Bologna. Una partita che non esageriamo a definire delicatissima e da preparare con estrema cura. Concentrazione, dettagli tattici, cinismo e anche un po' fortuna dovranno accompagnare i viola per riprendere la corsa in campionato. Senza dimenticarsi del recente passato. Era il 5 febbraio di quest'anno quando la squadra di Italiano veniva sconfitta in casa contro gli emiliani. Due a uno per i rossoblu il risultato (reti di Orsolini, Saponara e Posch) e l'uscita dal campo dei viola fu accompagnata da fischi e dal coro 'Fate ridere'. Fu il punto più basso di quella stagione che era partita male anche a causa delle difficoltà nel gestire il doppio impegno campionato-coppa.

Da quel giorno però la Fiorentina iniziò una risalita sul piano del gioco e dei risultati. Nella gara successiva con la Juve il pareggio fu negato da un fuorigioco "geografico" di Ranieri sul tiro di Castrovilli, ma poi la squadra fu capace di mettere insieme otto risultati utili consecutivi in campionato (5 vittorie e tre pareggi). 

Stavolta la Fiorentina arriva all'appuntamento di domenica con il fardello di tre sconfitte di fila affrontando un Bologna che, Coppa Italia compresa, è reduce da undici risultati utili consecutivi ed ha un punto in più dei viola in classifica. Ecco, stavolta per trovar ancor più carica occorrerà probabilmente ricordarsi anche di quei fischi di nove mesi fa, quasi come fossero un monito. Peraltro la Fiorentina non deve dimenticarsi che il Bologna l'anno scorso è stato la bestia nera dei viola, avendo vinto anche al Dall'Ara due a uno, in una partita in cui l'arbitro Orsato non brillò (gol di Arnautovic viziato da un possibile fallo di Kasius su Quarta). Sarà interessante vedere come verrà interpretata la partita da parte di Thiago Motta: il tecnico rossoblù ha dato una precisa identità alla sua squadra e cerca sì di fare possesso palla ma anche di costruire dal basso per attirare gli avversari. Contro la Lazio specialmente nel primo tempo ha saputo fare di necessità virtù di fronte alla pressione dei biancocelesti per poi andare a vincere il match. Il confronto con il centravanti del Bologna Zirkzee è invece impari: oggi il talento ex Bayern è perfetto per il gioco degli emiliani. Non sarà ancora un bomber ma sa giocar bene anche spalle alla porta e con le sue sponde e i suoi tocchi raffinati apre gli spazi per i compagni. 

Insomma, per tanti motivi quella col Bologna sembra essere davvero una gara spartiacque in questo avvio di stagione che aveva visto la Fiorentina sognare anche in grande dopo il bellissimo successo sul Napoli. Da quel giorno, esattamente un mese fa, tante certezze si sono incrinate. Ma è ancora il tempo della fiducia, in attesa di una sosta che potrebbe portare anche qualche novità tattica.