DAL CUORE DI SOUSA AL GELO, ESAME CAPODANNO PER IACHINI
Voglia di abbracci e di entusiasmo. Se l'arrivo di Beppe Iachini ha fatto storcere la bocca a più di una persona, con l'arrivo del 2020 c'è voglia di mettere da parte la diffidenza verso un tecnico che non ha calcato grossi palcoscenici, è vero, ma che ha segnato una parte della storia viola ed ora è pronto a mettere quel pizzico di entusiasmo e grinta in più anche come tecnico e per questo dal suo arrivo già qualche tifoso è venuto a stringergli la mano e a farsi un selfie di benvenuto con lui. Ma la cartina di tornasole sarà domani, quando il Franchi aprirà le porte a tutti i tifosi che come quasi ogni capodanno (non negli ultimi anni) approfittano per andare a salutare la squadra. Se negli ultimi tempi le presenze di tifosi agli allenamenti a porte aperte sono scemate (qualche centinaio), tornano alla memoria le migliaia di tifosi che assistevano a quelli del primo Montella (nel 2015 accorsero 5mila tifosi) e soprattutto del primo Sousa, quando la squadra viaggiava in testa alla classifica facendo sognare: "SCUCIAMOGLIELO, PAULO" è uno degli striscioni apparsi nel suo primo allenamento a porte aperte nel novembre 2015, mentre a Capodanno fu il tecnico ad improvvisare una coreografia per ringraziare i tifosi: un cuore in mezzo al campo formato da giocatori e staff. Un momento davvero emozionante, peccato che di lì a poco il mercato di gennaio fece svanire un sogno. A Pioli l'abbraccio dei tifosi non è mai mancato in realtà, ma quei momenti non si sono ripetuti, complice una classifica sempre border line e il rapporto non idialliaco proprietà-tifoseria. Domani toccherà invece a Beppe Iachini. Per lui sarà la presentazione, in pratica, e dovrà trasmettere la sua grinta e il suo entusiasmo a tifosi e giocatori e convincere che risalire la classifica disastrosa si può; per questo c'è la curiosità di capire in quanti andranno a salutare tecnico e squadra.