DAL GEWISS AL GEWISS: QUELLE SCELTE A SORPRESA PER UNA STRADA VINCENTE
Chissà se anche questa volta, a poco più di un anno di distanza, le scelte di formazione di Vincenzo Italiano coglieranno un po' tutti di sorpresa. Del resto, ormai, il modus operandi del tecnico della Fiorentina è diventato famoso e al di là dei pregiudizi sulle frequenti soprese nell'undici di partenza (non ultime quelle varate contro il Verona, con Ikoné riproposto dal 1' dopo il rosso di Istanbul) è stata forse proprio la gestione allargata di tutta la rosa che è riuscita a fare la differenza nella scorsa stagione. Anche in questo campionato la sfida di Bergamo contro l'Atalanta è stata messa in calendario dopo la prima sosta per la Nazionale e l'attesa per capire quelle che saranno le decisioni del tecnico in vista del match coi nerazzurri è ancora una volta alta.
Il precedente del resto è noto a tutti: nella sfida del Gewiss (gara per tanti motivi speciale ma incerta, visto che si giocava dopo lo stop imposto dalla FIFA), Italiano sorprese tutti e mandò in panchina all'inizio quelli che - sulla carta - erano stati allora sempre titolari, in virtù dei loro freschi impegni con le rispettive Selezioni. Nello specifico Dragowski (che tornava a disposizione dopo il turno di stop imposto dal giudice sportivo per la sua scellerata uscita alla prima giornata contro la Roma), Pulgar (che da quel momento sarebbe stato soppiantato in via definitiva da Torreira, che quella sera fece l'esordio in viola), Castrovilli (reduce da quella che sarebbe stata la sua ultima presenza con la maglia dell'Italia) e Gonzalez (impegnato fino a poche ore prima in Argentina contro la Bolivia): in campo, al posto loro, Terracciano (eroe di quella notte), Torreira appunto, Duncan e Callejon.
Il risultato? I viola si imposero 2-1 a Bergamo, dove non vincevano da cinque anni, grazie a una doppietta su rigore di Vlahovic (lui sì che giocò, visto che l'alternativa era Kokorin...) e aprirono un ciclo di gare vittoriose che portò la squadra a piazzarsi stabilmente nelle parti alte della classifica. A poco più di un anno di distanza e con la sosta (quasi) alle spalle, Italiano è pronto ancora una volta a sorprendere. Sperando che il risultato, ancora una volta, gli sorrida.