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DAL GRUPPO AL GIOCO

di Tommaso Loreto

Non solo carattere, ma anche organizzazione e disponibilità al sacrificio. Tra le pieghe della vittoria di Torino, la terza consecutiva contando i successi precedenti con Chievo e Benevento, c'è anche il lavoro di Pioli che ha regalato più di un frutto, passando da una fase difensiva accorta per arrivare a una manovra offensiva nella quale pare mancare soltanto la finalizzazione

E se con Chievo e Benevento non era del tutto emersa la tattica impostata dall'allenatore viola per diversi motivi, al Grande Torino la Fiorentina ha saputo mettere in campo applicazione e abnegazione, ritrovando anche un palleggio migliorato dal ritorno di Saponara. La qualità offerta dal trequartista non ha ancora cambiato del tutto il volto della squadra, ma certamente l'ha aiutata nella gestione del possesso palla, e contro Belotti e compagni si è visto. 

Sotto questo profilo le assenze annunciate di Benassi e Biraghi obbligheranno Pioli a cambiare necessariamente qualcosa, magari ricorrendo a Maxi Olivera in difesa e a uno tra Dabo e Cristoforo in mezzo al cambio, ma in questo rush finale che potrebbe persino vale l'Europa la Fiorentina sembra avere risorse inaspettate. Perchè si è riscoperta squadra non solo nell'unione dettata dal ricordo del Capitano Astori, ma anche in un gioco che comincia a girare a ritmi migliori rispetto al recente passato.