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DALBERT-BIRAGHI, BENEDETTO FU LO SCAMBIO

di Luciana Magistrato

Uno scambio proficuo. I miglioramenti di Dalbert rispetto a quello di Milano sono evidenti, così come l'esordio di Biraghi ieri sera è stato molto positivo. Entrambi hanno ottenuto voti alti alla quinta giornata e, oltre alla buona prova, sono stati anche autori di un assist vincente. Lasciando gioire che li ha al fantacalcio, queste prime prove stanno a sottolineare come il cambio d'aria abbia fatto bene a tutti e due i difensori di fascia. Dalbert ha scoperto nel 3-5-2 di Montella una posizione in cui, coperto dietro da Caceres, può spingersi più spesso in avanti dando un grande contributo ai tre di centrocampo e dialogando meglio con l'attacco. Chi lo ha visto nelle ultime tre gare con la Juventus (nonostante un gol sbagliato), di Parma domenica (pur con l'errore sul primo gol di Ilicic, ormai stanco e in attesa del cambio) e di Firenze ieri sera ha visto un giocatore senz'altro rigenerato rispetto a Milano anche se a precisa domanda il direttore Pradè ha risposto "Noi ci credevamo dall'inizio, ha delle caratteristiche giuste e ancora non è al 100% sotto il profilo della continuità". Almeno in viola però sembra averla trovata, nonostanbte sia all'inizio dell'avventura. 
Anche Biraghi nel gioco di Conte ieri sembra essersi trovato a suo agio e la prima partita gli ha ridato entusiasmo e fiducia che, tra lo scetticismo e le contestazioni di Firenze, sembrava aver perso. Quello che accadrà a giugno è presto per dirlo anche se il futuro di Biraghi sembra già scritto con il diritto di riscatto e con la sua volontà di "ritornare a casa" come ha detto anche nel post gara. Dalbert invece è in prestito secco, ma in questi mesi, continuando così le cose, può succedere di tutto. Per ora Fiorentina e Inter si godono i due terzini consapevoli di aver fatto lo scambio giusto.