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DALL'ESORDIO AL PRIMO GOL CON PRANDELLI: I LEGAMI DI VLAHOVIC COL SASSUOLO

di Alessandro Di Nardo

 È il 16 dicembre 2020 ed a Firenze si gioca una partita cruciale per il destino della Fiorentina, reduce da una sconfitta umiliante a Bergamo ed impelagata nella lotta salvezza. Di fronte un Sassuolo lanciato verso posizioni nobili, che passa in vantaggio grazie ad un gol in avvio di Traoré; a pochi minuti dalla fine del primo tempo i viola conquistano un rigore e sul dischetto si presenta Dusan Vlahovic, che supera con freddezza impressionante Consigli e sigla quello che di fatto sarà un gol che varrà un prezioso punto per i suoi. Da quel 16 dicembre di fatto il serbo non si ferma più: un gol su rigore anche al Verona ed il timbro sulla magica notte dello Stadium prima della pausa sono il prequel di un 2021 dal rendimento vertiginoso per il numero nove, con diciassette gol nel girone di ritorno e quindici nel nuovo inizio di stagione.

Numeri da capogiro che iniziano da quella rincorsa di un anno fa col Sassuolo: intorno una Fiorentina decisamente diversa, spaesata, fragile soprattutto psicologicamente ed in balia di un progetto tecnico solo abbozzato. Tutto è cambiato attorno a Vlahovic: compagni di reparto, ambizioni di squadra e guida tecnica; lui  però, il nove in viola, sembra non essere cambiato nell’atteggiamento, quella fame di vittoria e gol dimostrata anche nel momento in cui ha deciso di calciare quel rigore così pesante a soli venti anni. Vlahovic allora veniva da una serie di partite in cui non aveva segnato (cinque) ed era alla ricerca del primo gol sotto la guida di Prandelli, colui che ha avuto il merito di continuare a credere nel gioiellino serbo. Quella rete ebbe l'effetto di sbloccare definitivamente un talento che poi avrebbe illuminato il campionato italiano per i successivi dodici mesi; un gol pesantissimo per la squadra ma anche per lui, come dimostra l'esultanza con abbraccio al tecnico di Orzinuovi, come a testimoniare la gratitudine del serbo per la fiducia concessagli.

Facendo un ulteriore salto indietro nel tempo, Sassuolo segna anche l’avvio dell’esperienza da professionista in viola di Vlahovic: sempre a dicembre, ma nel 2017, Dusan parte da titolare per la prima volta in Serie A, diventando il primo giocatore nato nel terzo millennio a giocare dal primo minuto con la Viola. Il Sassuolo nel suo destino quindi: Vlahovic si troverà di fronte i neroverdi ancora una volta a dicembre e nuovamente in casa, per quella che potrebbe essere una tappa non meno importante rispetto alle precedenti della sua storia con la Fiorentina (il record italiano di reti segnate da Cristiano Ronaldo in un anno solare, 33, è a meno uno), per l’ultima gara al Franchi dell’anno, stadio in cui ci si augura di rivedere ancora a lungo un calciatore che nel frattempo a suon di gol si è spostato i riflettori di mezzo mondo addosso.