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DALL'OLIMPICO LE BASI PER LA NUOVA STAGIONE

di Dimitri Conti

La Fiorentina chiude così il suo campionato, con un sonoro 2-4 inflitto a domicilio alla Lazio, e con una prova finalmente degna di essere evidenziata, dopo un lungo periodo tra sofferenze e sicurezze venute meno a seguito di troppe battute d'arresto. Il popolo viola proverà a scacciare i rammarichi che si sono accumulati in quest'ultimo periodo con l'entusiasmo e la passione che cercheranno di sospingere Sousa e i suoi ragazzi verso una nuova grande avventura, aspettando ovviamente prima l'esito della finale di Coppa Italia. In tal senso la partita di ieri con la Lazio rappresenta un punto di continuità tra il campionato appena concluso e quello che verrà: molti dei protagonisti di ieri saranno infatti le basi sulle quali la Fiorentina 2016/2017 dovrà costruire le proprie fondamenta.

Sugli scudi Matias Vecino: l'uruguagio, dopo aver trascorso il resto del campionato senza neanche un gol, ha trovato per ben due volte la via della porta, siglando così la sua prima doppietta in Serie A. Vero e proprio motore del centrocampo viola, Vecino ha ricevuto subito dopo il fischio finale una sorta di "investitura" da parte del ds Pradè, che ha annunciato il suo rinnovo fino al 2021. L'interesse del Napoli di Sarri è conclamato, ma adesso, con il rinnovo, diventerà ancora più difficile per i partenopei strappare Vecino alla Fiorentina: ci vorrà una cifra sostanziosa. Dopo un ultimo periodo non al top si è visto finalmente anche un grande Cristian Tello: l'ala iberica nel primo tempo ha fatto ammattire la retroguardia biancoceleste e, se ci si aspettava un segnale da parte sua in vista di un'ipotetica riconferma, questo è arrivato. Adesso resta da capire se le intenzioni di viola e blaugrana sul suo conto coincideranno. Questione di giorni.

Altre certezze assolute riguardano il duo di possibili nazionali azzurri ad Euro 2016: Davide Astori e Federico Bernardeschi. Il difensore gigliato ha disputato l'ennesima prova di sicurezza di questa stagione, risultando quindi alla fine dei calcoli il migliore della retroguardia della Fiorentina, e questo potrebbe valergli un attestato di fiducia da parte del ct Conte. A luglio sarà esercitato l'obbligo di riscatto nei confronti del Cagliari, e Astori sarà a tutti gli effetti viola. Il numero 10 invece ha dato sfoggio di tutte le sue qualità, passeggiando con la sua tecnica e la sua personalità sul cadavere della Lazio, ed è a tutti gli effetti la grande, grandissima risorsa di casa viola. Il talento di Carrara, prodotto del vivaio, non partirà, a meno di un Europeo da protagonista che convinca qualche top club d'Europa a mettere sul piatto una cifra monstre. Infine, un grande applauso per l'esordio dal primo minuto di Luca Lezzerini: il portierino classe '95 ha convinto tutti giocando una gara di grande tranquillità e personalità, risultando peraltro incolpevole sulla prodezza balistica di Lulic e sul rigore di Klose. Magari non lo vedremo già titolare l'anno prossimo, ma ha dimostrato di poter essere pronto anche lui per il grande salto. Quel grande salto che Sousa e i suoi ragazzi vorranno provare a fare già dalla prossima stagione, ripartendo dalla gara di ieri con la Lazio: le basi parrebbero esserci.