DALLA PARTE GIUSTA: LA COPPA ITALIA ORA DEVE FAR SOGNARE
Sembra di essere tornati indietro all'annata del 2018/19, quando una Fiorentina arenata a centro classifica scelse di puntare sulla Coppa Italia pur di dare un senso a una stagione che, da mediocre, rischiò alla fine di trasformarsi in tragica. Altri tempi, altri giocatori e, soprattutto, altre proprietà. Anche se l'aspetto che sembra accomunare quella Viola giovane e inesperta e l'attuale, ben più forte ma alla perenne ricerca di se stessa, pare essere proprio la voglia - a dispetto delle difficoltà - di portare fino in fondo il proprio percorso nel trofeo nazionale e scrivere un pezzo di storia.
Ci proverà fin dal 1° febbraio contro il Torino la squadra di Vincenzo Italiano, la cui parte di tabellone - dalle 23:45 circa di ieri - sembra diventata all'improvviso un po' più abbordabile del previsto. L'eliminazione ai calci di rigore del Napoli contro la sorprendente Cremonese offrirà infatti ai viola (in caso di passaggio del turno contro i granata tra due settimane) l'opportunità di affrontare in 180' - salvo supplementari - o la squadra di Ballardini (ma è difficile che il miracolo accada un'altra volta...) o la Roma di Mourinho, squadra affrontata appena tre giorni fa da Biraghi e compagni all'Olimpico che, al di là del 2-0 con cui ha poi vinto, ha dato l'aria di essere tutt'altro che una squadra schiacciasassi e insuperabile. Un tabellone, dunque, in cui i viola sono stati sorteggiati dalla parte giusta (sull'altro fronte ci sono ancora in gioco Lazio, Inter e Juventus).
Ecco perché, da ieri sera, le speranze della Fiorentina - intesa come squadra e società - di portare comunque a termine qualcosa di importante all'interno di una stagione fin qui avara di emozioni sono lentamente aumentate: se a sfiorare la finalissima c'è riuscita la malandata Viola del 2018/19 (che si qualificò alle semifinali dopo aver superato il Torino e la Roma stessa, dopo un clamoroso 7-1 sui giallorossi, ma cadde al cospetto della rivelazione Atalanta), può e deve pensarci anche una rosa molto più ricca e ambiziosa come quella attuale, per la quale potrebbe arrivare in dote come premio un innesto dal mercato in attacco.