DALLE PAROLE AI FATTI
Che Rocco Commisso vantasse una determinazione non indifferente si era ben compreso fin dall’inizio, e un po’ su tutto, ma ad oltre un anno dal suo arrivo fa un certo effetto registrare la velocità dei passi mossi sul fronte stadio. Dopo l’intervento in video conferenza l’americano non ha perso tempo e dopo aver più o meno rispedito al mittente l’ipotesi di un nuovo impianto al posto del Ridolfi, al Campo di Marte, ieri ha dato continuità al progetto Campi Bisenzio.
Con la manifestazione d’interesse verso l’area di cui ha già opzionato i terreni, Commisso, Barone e tutta la Fiorentina scrivono la prima parola ufficiale di una storia tutta ancora da leggere, ma certamente importante. Perché adesso è sempre più chiara la volontà del club di arrivare in fondo al discorso stadio, anche e soprattutto sondando la fattibilità dell'operazione in quel di Campi Bisenzio, e perché l’unica altra ipotesi presa in considerazione (la ristrutturazione del Franchi) dovrà subire una forte accelerazione nelle proprie dinamiche per tornare in auge.
Comunque la si pensi, e comunque vada a finire il dialogo a distanza tra il proprietario viola e le istituzioni, è sempre più chiaro quanto poco tempo abbia voglia di perdere la Fiorentina, sostenuta a questo punto dalla compattezza dei tifosi che venerdì scenderanno nuovamente in strada, dopo gli striscioni di giorni fa, per esprimere sostegno e vicinanza al proprio presidente. Il quale, senza scomporsi più di tanto, dopo dodici mesi di tante parole continua a esprimersi soprattutto con i fatti.