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DALLO STADIO AI GIOCATORI, TUTTI SPETTATORI DEL COMMISSO SHOW

di Giacomo A. Galassi

È un Rocco Commisso emozionato nella voce quello che oggi pomeriggio ha parlato alla città e al tifo di fede Fiorentina. Una conferenza stampa unica nel suo genere, con il tycoon negli USA e sul prato del Franchi la dirigenza viola ad ascoltarlo (Barone e il figlio Joe in prima linea). L'idea non era solo quella di celebrare un anno esatto dal suo acquisto della Fiorentina, ma anche di mettere un punto sui mille temi che stanno affollando le cronache di casa viola in queste settimana.

I messaggi di Rocco per i propri tesserati sono stati solo di affetto e stima, soprattutto nei confronti di Pradè e Iachini (entrambi assenti ma protagonisti di mesi non semplici a causa del coronavirus, leggi qui).

Piuttosto chi ha dovuto alzare le antenne sono state - come prevedibile -  le istituzioni. L'unica vera notizia è quella relativa al centro sportivo di Bagno a Ripoli: i lavori procedono spediti nonostante i rallentamenti dovuti alla situazione, ed è stato firmato il contratto con il primo costruttore della villa che sarà al centro dell'imponente struttura (QUI l'intervista al sindaco Casini).

Chiaro che le spiegazioni più lunghe ed importanti siano state però rivolte alla questione stadio. Le opzioni sul piatto sono quattro, con un ordine di gradimento ben definito: restyling del Franchi assumendo il total control, farlo dividendo la proprietà con il comune, trovare una terza ipotesi sul territorio di Firenze e infine Campi Bisenzio, probabilmente la più semplice da realizzare (rispetto alle altre) ma non proprio la preferita del presidente.

Di sicuro la Soprintendenza è stata avvertita: pur ringraziandola per la collaborazione a Bagno a Ripoli, quel "non metterò soldi se dovrò sottostare alle leggi della Soprintendenza" lascia poco spazio alle interpretazioni.

Un capitolo importante più che al mercato Commisso l'ha riservato ai suoi giocatori, Castrovilli in primis. "Gaetà, non mi deludere" detto con il sorriso sulla bocca e poi la proposta già annunciata settimane fa: "Mi piacerebbe dargli la numero 10". Un'investitura sulla quale non vi erano dubbi, ma non per questo meno importante. 

Rocco Commisso è stato insomma il solito fiume in piena: difficile da fermare e potente nel suo fluire. Dalla dirigenza ai giocatori, ancora una volta tutti spettatori del Commisso Show.