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DATECI CERTEZZE ALMENO SU ITALIANO, PUNTO DI RIPARTENZA FONDAMENTALE

di Sonia Anichini

Siamo in attesa di buone notizie, siamo in attesa di essere tranquillizzati sul futuro ma dobbiamo ancora aspettare. Siccome gli ultimi avvenimenti in casa Fiorentina non sono stati all’insegna dell’ottimismo (parole di Commisso e mancato riscatto di Torreira), abbiamo bisogno di essere rassicurati sul destino del nostro allenatore che dovrebbe andare di pari passo con il bene della squadra essendo lui il punto di partenza della programmazione gigliata. Cerco in tutti i modi di credere che il rinnovo di Italiano sia la garanzia che la società gli abbia proposto un piano di crescita importante, che gli abbia garantito quei 6-7 innesti che pare (così si legge) lui abbia chiesto, che la sana ambizione del Mister possa trovare conforto nelle parole di Barone.

Italiano merita senza dubbio un adeguamento economico per quello che ha raggiunto e come, se consideriamo che ha perso Vlahovic a gennaio, e credo anche che gli faccia piacere affrontare l’esperienza europea coi suoi ragazzi, quelli che nonostante tutto sono arrivati alla meta, ma è indubbio che la sua rosa sia stata ulteriormente indebolita dalla mancata conferma di Torreira. Se è vero che la società ha provato ad offrire 7-8 milioni all’Arsenal a fronte dei 15 pattuiti mi viene da piangere e sarei curiosa di sapere che cosa ne pensa l’allenatore di questa sceneggiata.

L’Europa è senza dubbio quel plus che in questo momento pesa sulla bilancia viola e può essere quella che invoglia il Mister a continuare il suo percorso a Firenze giusto per salire un altro step della sua crescita in panchina. Questa condizione dovrebbe essere sfruttata da tutte le parti in causa, dal tecnico per fare esperienza,dalla società per alzare la famosa asticella del prestigio della Fiorentina e poi mi chiedo: con quali soldi verrà fatto il mercato? Gli sbandierati 50 milioni saranno sufficienti per l’acquisto dei calciatori che inevitabilmente chiederà Italiano?

Il sospetto è che si voglia continuare a cavalcare l’onda dei prestiti che danno l’idea di vivere alla giornata, campionato dopo campionato, senza il senso della programmazione e la conferma l’abbiamo dal caso Torreira. Finalmente in maglia viola dopo averlo rincorso per anni, funzionale al gioco del tecnico, eccellente nel rendimento e nei gol realizzati, cifra del riscatto pattuita in 6 rate per un totale di 15 milioni (non 150) e noi…ciao, è stato un piacere, saluta a casa!

Resto comunque fiduciosa per quello che si respira e i buoni segnali che arrivano dai mezzi di informazione intorno all’incontro che avverrà a breve fra il tecnico e la dirigenza perché avere Vincenzo alla guida della Viola è stata una scommessa vincente della proprietà che si è trasformata nel miracolo Italiano e sarebbe da pazzi non agevolare il suo lavoro. È il giovane tecnico che più si è messo in mostra in questo campionato ora è fondamentale che si metta in mostra la società.

In questi giorni è stato il terzo anniversario dell’arrivo di Commisso a Firenze e le premesse, in quel 6 giugno, furono ben diverse da quello che poi abbiamo vissuto. I proclami di grandezza che ci hanno ammaliato sono rimasti tali, la Conference non ha smosso il desiderio del Presidente di provare a volare più in alto, anzi ha frenato il nostro entusiasmo, e la speranza è solo quella che il mercato sia almeno funzionale alle richieste del Mister per divertirsi con la sua visione di calcio.

La Signora in viola