DÉJÀ VU
La Fiorentina comincia una settimana che si preannuncia se non drammatica, quantomeno di sofferenza. Era difficile ipotizzarlo dopo l'entusiasmo dell'estate e i risultati positivi di poco più di un mese fa, ma tant'è: la partita contro il Cittadella suona già come una prima prova fondamentale per Montella, che adesso vive di fiducia a tempo.
La cosa preoccupante di questa Fiorentina è la sua netta somiglianza con la squadra che nel finale della scorsa stagione rischiò anche di andare in Serie B. Molto spesso crea, gioca e attacca ma la mancanza di mira la affossa (esattamente come in almeno un paio di partite nello scorso finale di stagione, su tutte la gara con il Bologna). E ogni tanto, soprattutto in trasferta, stacca la spina e subisce gli avversari in maniera netta (come l'anno scorso con l'Empoli, quest'anno con Cagliari e Verona).
Per adesso i risultati non hanno portato alle 6 sconfitte consecutive della scorsa stagione, ma aver raccolto 0 punti contro Cagliari, Verona e Lecce fa stare male. Tanto più che dopo il Cittadella in campionato arrivano Torino, Inter e Roma.
Le scusanti per la squadra di Montella sono evidenti, e anche la sfortuna ci ha messo parecchio del suo: perdere tutti i propri leader insieme non aiuta una formazione in difficoltà. È pur vero però che il compito principale di un allenatore è riuscire ad uscire dalle situazioni complicate nel migliore dei modi. E per Montella questo momento è arrivato.