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DENTRO/FUORI

di Tommaso Loreto

Niente che non fosse, se non proprio previsto, quanto meno prevedibile. Dunque serve sin da subito sottolineare che sono molteplici ed evidenti i motivi che costringono la Fiorentina ad aprire le porte del mercato, con precedenza alle cessioni. Perchè il monte ingaggi e l'opportunità di incassare consentiranno, poi, di andare a puntellare la squadra come anche Sousa vorrebbe. Almeno questo, come minimo, vien da augurarsi.

Dunque nel giorno in cui la Fiorentina lascia l'Italia e vola in America, sul charter viola Stefan Savic non sale. La conferma del pomeriggio scuote l'afa fiorentina: Savic non parteciperà alla ICC che vede la squadra di Sousa affrontare Psg e Benfica ed entro 24 ore si aggregherà al gruppo  dell'Atletico Madrid. Il tecnico portoghese, inevitabilmente, perde un giocatore importante, un centrale che ha praticamente sempre fatto bene dal giorno del suo arrivo (all'interno dell'affare Nastasic con il City).

Ma è altrettanto vero che quanto incasseranno i viola (oltre al conguaglio molto importante tra i 7 e gli 8 milioni, ci sarebbe anche l'arrivo di Mario Suarez) diventerà immediatamente energia economica per andare a completare anche le operazioni in entrata. Con l'altro Savic (il Milinkovic del Genk) e con un ulteriore tentativo per Walace a tutt'oggi ancora in cima alla lista della spesa. Gilberto, d'altronde, doveva pur essere solo la prima mossa.

Sullo sfondo, infine, anche la sempre più imminente partenza di Mario Gomez. In Turchia sono convinti, e già domani sarebbe il giorno buono per l'annuncio del tedesco al Besiktas. Evidentemente gli scogli su quanto dovessero sborsare i turchi sono stati superati. Di certo, in questo modo, resta pur sempre libera la casella di un ingaggio che la Fiorentina non poteva più permettersi.

Dentro e fuori, dunque, è il mercato (baby). Ed è logico pensare (lo speriamo per tutti) che queste due uscite siano propedeutiche ad avviare le entrate.