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DI RINNOVO IN RINNOVO

di Andrea Giannattasio

All’inizio era stato Daniele Pradè a fare il suo personale “mea culpa” sul caso relativo a Salah. Gli aveva fatto eco qualche settimana dopo anche il dg Rogg, che si era proclamato il primo colpevole dell’intricata vicenda relativa a Milinkovic-Savic che era costata il passaggio del serbo alla Fiorentina. Due ammissioni di colpa, dunque, molto importanti, due lezioni dalle quali però il club viola sembra aver imparato con successo la lezione, a giudicare dalle mosse di grande tempismo con le quali in queste ore la Fiorentina sta pian piano chiudendo tutti i capitoli relativi ai rinnovi di contratto più difficili.

Il primo, quello più importante, riguarda senz’altro quello di Marcos Alonso, ormai prossimo ad allungare il suo accordo coi viola per altri cinque anni. Un lungo, lunghissimo corteggiamento quello dei viola per il terzino spagnolo, conclusosi con il felice esito della trattativa tra ieri e martedì sera: a dare l’annuncio del rinnovo per altri cinque anni (cioè fino al 2020) potrebbe essere lo stesso Marcos questo pomeriggio.

Passi in avanti decisivi (anche in questo caso quasi definitivi) sono stati poi mossi anche in chiave Mati Fernandez: Firenzeviola.it, del resto, vi ha raccontato in anteprima proprio martedì pomeriggio (LEGGI QUI) di come la Fiorentina dopo una serie di trattative fiume (che avevano portato il manager del cileno a valutare anche proposte estere) sia riuscita a strappare il “sì” dell’ex Colo Colo fino al 2018. Un altro tassello importante per una pedina che si è rivelata fondamentale nella Viola del triennio montelliano.

Chiusura infine con Matias Vecino: l’accordo per l’uruguagio non è stato ancora trovato ma i dialoghi per il prolungamento dell’ex Empoli sono partiti spediti già da settimane. Il rendimento di Matias del resto ha stupito un po’ tutti e la corte serrata che tanti club (Napoli in testa) potrebbero ricominciare a fare già da gennaio ha convinto saggiamente la Fiorentina a procedere con un adeguamento economico. A volte dagli errori si impara. Ed a quanto pare, anche molto bene.