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DIFESA, A S. Siro segnali di ripresa. Per l'estate...

di Andrea Giannattasio

L’undicesimo clean sheet stagionale della Fiorentina è stato mancato davvero per un soffio al Meazza. Ma se non altro, nonostante il ko di ieri contro il Milan per 1-0, la difesa viola ha mostrato evidenti progressi sotto l’aspetto della tenuta, se considerato che le ultime prestazioni - in particolare i precedenti tre ko, tra Coppa Italia e campionato - avevano portato i viola ad incassare la bellezza di otto gol nell’arco di 270’. A San Siro invece, dove la partita è stata decisa da un errore del portiere in fase di ricostruzione del gioco dal basso, il poker difensivo schierato da Italiano ha dato segnali di ripresa, nonostante per buona parte della gara sia stato messo sotto pressione.

Niente di anomalo, difendersi (e farlo bene, come ha fatto ieri la Fiorentina fino all’82’) fa parte del gioco del calcio e non c’è certo da vergognarsi nel farlo in particolare quando giochi in casa della capolista, lanciata verso lo scudetto. È chiaro però che s’è un elemento che in questo finale di stagione ha pesato nel percorso con il freno a mano di Biraghi e compagni di fine aprile è stata la poca lucidità del pacchetto arretrato, che ha dovuto fare i conti con la lunga assenza di Odriozola (che oltretutto, dopo una partita e mezzo giocata al termine di un mese di stop, si è già rifermato) e con le non perfette condizioni di Milenkovic, assente a Torino in Coppa e a mezzo servizio con Salernitana e Udinese. Per non parlare del pomeriggio-no di Igor in Campania.

In vista della prossima stagione dunque, se la Fiorentina vorrà restare competitiva nelle zone a ridosso dell’Europa o addirittura tentare l’assalto alle posizioni più nobili, servirà una riflessione su tutti i componenti della difesa, a cominciare dalla zona di destra: Odriozola resta ancora un grande punto di domanda (il Real però pare non avere intenzione di trattenere il basco a Madrid) mentre Venuti, pur generoso e operaio in tutte le sue prestazioni (Milano compresa), non sembra poter reggere ancora la maglia da titolare. Da dimenticare invece l’esperimento Martinez Quarta terzino: l’argentino, adattato laterale, è andato sistematicamente in difficoltà ieri nel secondo tempo di San Siro.