DIFESA IN... MEDIA
Nonostante il brutto ko di ieri sera contro la Lazio, che potrebbe portare in dote uno scomodo (ed immeritato) quarto posto in caso di successo di questa sera della Juve sulla Samp dell’ex Montella, i numeri raccolti dalla Fiorentina in questa prima parte di stagione restano in ogni caso di alto profilo. Il secondo miglior attacco del torneo ed il maggior numero di vittorie conquistare (al pari dell’Inter e del Napoli) testimoniano infatti che il lavoro sin qui svolto dagli uomini Sousa è stato di ottimo livello, “sporcato” - se così si può dire - soltanto da alcuni ko o contro formazioni sulla carta più forti in seguito ad episodi fortuiti o arrivati in circostanze davvero inspiegabili (la serata di ieri rientra probabilmente in questa seconda casistica).
Quello che però deve far riflettere allenatore, comparto sportivo e soprattutto proprietà in vista della seconda parte di stagione (e del mercato…) riguarda quello che è stato il rendimento della fase difensiva. Le porte girevoli in estate tra Stefan Savic e Davide Astori (il cui rendimento è stato in ogni caso molto alto) non hanno infatti aiutato Sousa a migliorare quello che, fin dall’epoca di Montella, è sempre stato il tallone d’Achille della formazione viola, ovvero una retroguardia troppo spesso ballerina.
Con le tre reti incassate ieri dalla Lazio, la Fiorentina ha chiuso il girone d’andata con 19 reti al passivo, una cifra non certo allucinante ma che ha permesso, se così si può dire, ai viola di mantenersi incredibilmente “in media” con quello che è stato il rendimento delle ultime tre linee difensive viola, quelle cioè dell’era-aeroplanino. Lo scorso anno infatti, furono addirittura meno, ovvero 18, i gol subiti dai gigliati al giro di boa, mentre negli anni prima gli avversari hanno gonfiato la rete viola rispettivamente 20 (nel 2013-2014) e 21 volte (2012-2013).
Corsi e ricorsi storici dunque che anche quest’anno hanno presentato puntuali il loro conto. Che la Fiorentina dovrà in tutti i modi pagare per non farsi trovare impreparata nella seconda, delicatissima parte di stagione.