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DISASTRO BIRAGHI. MALE GASPAR E BENASSI. SIMEONE OK

di Pietro Lazzerini

SPORTIELLO 6: Sicuro sulle uscite e con la palla tra i piedi. Guida la difesa e soprattutto non può niente sul gol di Castro che gli sbuca davanti a causa dell'infortunio tecnico di Biraghi. Sul secondo gol la palombella lo supera, ma era davvero difficile leggere la traiettoria.  INCOLPEVOLE

BIRAGHI 4: Non parte male, partecipa spesso alle azioni offensive e in difesa sembra sempre il solito terzino di quantità. Poi l'errore che cambia volto alla sua gara. Un liscio da terza categoria che favorisce l'intervento di uno stupito Castro a due metri dalla porta di Sportiello. Sbaglia clamorosamente anche la chiusura al 2' minuto della ripresa favorendo ancora una volta il colpo di testa di Castro. In seguito gioca con più timore, soprattutto nelle situazioni in cui deve liberare la sua zona di campo con rinvii e passaggi ai compagni. Sbaglia due punizioni da buona posizione, a conferma di quanto visto fino a quel momento. GIORNATA DA DIMENTICARE

ASTORI 5,5: Non demerita quando c'è da fare a sportellate ma spesso passa la palla del gioco a Pezzella contrariamente a quanto ci si attendeva a inizio stagione. Nell'azione del primo gol si trova un paio di metri avanti a Biraghi, anche lui scavalcato dal cross di Birsa e poi non chiude sullo stop (lento) di Castro. Nella ripresa appare più sicuro e cresce insieme al compagno di reparto. Peccato per il raddoppio del Chievo che colpisce a freddo. MENO SICURO RISPETTO AL PASSATO

PEZZELLA 6,5: E' il giocatore che dà maggiore sicurezza in fase difensiva. Si prende la briga anche di iniziare diverse azioni dalla retroguardia. Il miglior intervento lo compie su Birsa strappandogli letteralmente la palla pochi istanti prima della conclusione. GUIDA

GASPAR 5: Se c'è da offendere sulla fascia, non chiedetelo a Bruno. Almeno non in questa partita. Timido in fase offensiva, si perde Birsa nel momento del cross vincente per Castro e nell'azione di Hetemaj sul raddoppio nella ripresa. Dopo il vantaggio clivense si vede di più, ma sempre troppo poco rispetto a ciò che si attende dalle sue qualità. TIMIDO

VERETOUT 6: Soffre la superiorità numerica del Chievo a centrocampo ma è sempre prezioso in chiusura, anche quando i terzini salgono in fase offensiva. Copre le spalle a Badelj senza però strafare positivamente come successo in altre occasioni. CONTINUO

BADELJ 5,5: Importantissimo in fase di costruzione del gioco, anche lui soffre la presenza di più giocatori in mezzo al campo con la maglia gialla addosso. Sbaglia un paio di conclusioni abbastanza semplici che uno come lui deve almeno calciare verso la porta. IMPRECISO

CHIESA 6: Ha il merito di provarci. Sempre. Fa ammonire Tomovic nei primi venti minuti costringendo Maran a cambiare fascia all'ex viola. Poi si infortuna volendo comunque rimanere in campo fino al momento in cui Pioli capisce che non ne ha più. MOTO PERPETUO

Dal 7' GIL DIAS 5,5: Ci prova e sicuramente crea apprensione agli avversari sulla sua fascia, ma resta molto leggero e soprattutto non crea mai pericoli degni di nota. INCONCLUDENTE

BENASSI 5: Non si accende mai. Non trova la posizione in fase offensiva e anche quando deve ripiegare non dà la giusta assistenza ai due mediani. La sua posizione inizia a essere un caso. Spesso scompare per lunghi tratti di gara. Purtroppo il cambio di passo auspicato da tutti tarda ad arrivare e ora inizia a essere anche molto pesante per la costruzione del gioco e per la tattica della squadra. DESAPARECIDO

Dal 32' BABACAR: Da segnalare solo un pessimo tiro dal limite. S.V.

THEREAU 5.5: L'assist per Simeone nel primo tempo e poco altro. Fatica a trovare palloni giocabili e non riesce mai ad essere pericoloso sotto porta. Peccato, di lui c'è bisogno come il pane. LATITANTE

Dall'11 SAPONARA 5,5: Si vede che è in ritardo di condizione, difficile per lui determinare quando è sempre un passo dietro agli avversari. IN RITARDO

SIMEONE 6,5: Le gite al Bentegodi gli fanno bene e si vede subito al 6' con il gol in girata di testa che porta in vantaggio i viola. Ha almeno altre due occasioni importanti che sfrutta bene ma che sfortunatamente non gonfiano la rete. Nelle ripartenze commette spesso l'errore di non alzare la testa favorendo l'intervento della difesa prima della conclusione o dell'assist vincente. ROMEO

PIOLI 5: La sua Fiorentina parte bene e lo dimostra il gol nei primi minuti. Il problema è che la squadra si addormenta piano piano, permettendo agli avversari di crescere e di ribaltare il match. Nella ripresa prova a correggere il tiro con cambi di modulo e con l'inserimento di giocatori più offensivi ma le occasioni sono poche. Insiste con Benassi ma non ha ragione. Inserisce Gaspar che però non dà niente di più rispetto a Laurini, anzi. E' vero che serve tempo per amalgamare una squadra tutta nuova, ma adesso le giornate sono sette e i punti davvero molto pochi. LA CLASSIFICA PIANGE