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DIVERSIVO?

di Andrea Giannattasio

Il suo nome era già uscito qualche settimana fa, non appena - a poche giornate dal termine del campionato - il destino del Palermo era apparso segnato e si stava cominciando a scaldare la pista Jovetic-Juve. Josep Ilicic rappresenta ad oggi uno dei tanti nomi della lista che il duo di mercato viola Pradè e Macìa sta vagliando per la Fiorentina della prossima stagione. Un obiettivo credibile, dati gli ottimi rapporti che intercorrono tra il club di Viale Fanti e la società rosanero, che potrebbe rappresentare l'ennesima fondamentale pedina per costruire una squadra che nella prossima stagione possa essere competitiva ai massimi livelli sia in campionato (dove l'obiettivo dichiarato è e resta il terzo posto, sfumato amaramente a pochi istanti dalla fine appena dieci giorni fa), sia in Europa League, una competizione storicamente affrontata con orgoglio dalla Fiorentina. Per il fantasista sloveno, del resto, parlano i numeri: nell'annata disgraziata del suo Palermo, Ilicic è riuscito a realizzare due assist e la bellezza di dieci reti in trentuno presenze. Numeri importanti per un giocatore che non riveste il ruolo di prima punta e che si è trovato costretto a lottare contro il baratro-retrocessione praticamente fino dal mese di ottobre.

Non mancano però le (legittime, obiettivamente) perplessità, su un giocatore che anche in questa stagione ha palesato improvvisi quanto inspiegabili cali fisici, abbinati a frequenti infortuni: infatti, oltre ad una valutazione spropositata che il Palermo sta facendo in questi giorni del giocatore (ricercato, in Italia, anche dal Napoli e da alcuni club esteri), sono sopratutto le caratteristiche tecnico-tattiche a gettare qualche dubbio sulla bontà dell'acquisto di Ilicic, un giocatore che, dati alla mano, riesce a dare il meglio di se stesso attaccando gli spazi per vie centrali, cercando magari anche il tiro dalla distanza (il piatto forte dello sloveno): qualità tipiche di un tre-quartista d.o.c. che mal si abbinano con l'idea di 4-3-3 che al momento ha in testa Montella per la Viola che verrà. I casi, pertanto, sono due: o il tecnico viola ha intenzione di lavorare con l'attaccante per tentare di adattarlo alla propria idea di gioco (con la speranza, magari, di trasformarlo in un novello Jovetic che possa spaziare su tutto il fronte d'attacco) oppure c'è seriamente da pensare che il nome di Ilicic - rilanciato con forza nelle ultime ore dai quotidiani e dalla stessa Palermo - rappresenti solo un abile diversivo creato ad arte dal ds Pradè per distogliere occhi ed orecchie indiscrete dai reali obiettivi di mercato.