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DODO, Da oggetto misterioso a freccia insostituibile

di Jacopo Massini

Dopo un inizio di stagione tra mille difficoltà dovute al lungo stop e infortuni muscolari, Domilson Cordeiro Dos Santos, noto ai più semplicemente come Dodò, ha finalmente trovato continuità in campo sia in termini di minutaggio che di prestazioni. Con la partita contro lo Spezia il brasiliano è arrivato a quota 36 presenze stagionali tra Serie A, Conference League e Coppa Italia: numeri importanti, ai quali si aggiungono 3 assist all’attivo. Certo, ancora manca il gol, ma il terzino sembra tornato ai livelli dello Shaktar, quando squadre come il Bayern Monaco erano pronte e sborsare cifre da capogiro come 40 milioni pur di aggiudicarselo. La Fiorentina ha fiutato l’affare e adesso inizia a trarne i benefici.

E rispetto ad Odriozola come sta andando? Numeri alla mano il terzino spagnolo lo scorso anno ha giocato solo 27 partite, con l’ultima apparizione proprio nella sfida contro la Juventus che decretò l’accesso ai preliminari di Conference League. Vero, la Fiorentina aveva solo due competizioni da disputare anziché tre come in questa stagione, ma il divario dal punto di vista delle presenze è netto. Quanto all’apporto ai gol, Odriozola ha messo a referto un assist e una rete.

In sostanza, sempre osservando i dati statistici, Dodò è riuscito dopo qualche mese di difficoltà ad imporsi con più continuità e insistenza di quanto abbia fatto il suo predecessore. Adesso, nonostante i tanti impegni, nella testa di Italiano insostituibile. Di fatto l’ultima volta che non è partito da titolare è stato nella partita di andata contro il Braga, risalente al 16 febbraio. Da lì in poi è sempre sceso in campo da titolare, mettendosi in luce con ottime prestazioni. Italiano ha trovato la sua freccia.