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DODO, IL SOGNO VERDEORO E QUELLE ESULTANZE CHE HANNO CONQUISTATO FIRENZE

di Giacomo A. Galassi

C'è un giocatore che finalmente si è preso l'amore del popolo della Fiorentina e risponde al nome completo di Domilson Cordeiro dos Santos, per tutti Dodo. Il terzino brasiliano ha conquistato tutti, tifosi compresi dopo i primi mesi in cui si era attirato diverse critiche da parte di un ambiente che sperava potesse avere fin da subito l'apporto che sta avendo in queste ultime settimane.

Invece con calma, con la fiducia di Italiano e con il lavoro, l'ex Shaktar ha ritrovato quelle prestazioni che gli avevano fatto mettere addosso gli occhi del Bayern. Le sue esultanze poi vengono celebrate e segnalate ogni volta perché sanguigne, vere, passionali: a partire dall'abbraccio con Italiano dopo l'assist contro il Milan fino alle grida e ai gesti plateali ripresi dalle telecamere dopo che il pallone ieri era stato messo nella propria porta da Gallo. Ma anche dopo la rete di Jovic contro l'Inter si era reso protagonista di un'esultanza sfrenata con la Fiesole, seguita poi anche da un tuffo nel parterre di tribuna dopo la rete dell'1-1 contro l'Empoli.

"Voglio dimostrare a tutti i tifosi di essere un grande giocatore", ha detto nell'immediato post-partita, e la sensazione è che per la prima volta da quando è approdato sulle rive dell'Arno forse si sia realmente tolto di dosso il peso e l'ombra di Odriozola che su quella fascia la scorsa stagione aveva mostrato grandi cose (accompagnate da un po' troppi infortuni, per la verità). 

La sosta riconsegnerà ad Italiano un Dodo al 100%, che potrà continuare a lavorare per sognare magari di volare in Brasile durante queste pause: l'età è ancora giusta per potersi affermare a livello internazionale e la Fiorentina potrebbe essere la finestra per diventare uno dei migliori terzini destri in circolazione. Il percorso è ancora lungo ma Dodo, dopo mesi complicati, ha decisamente imboccato la strada giusta.