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DONADEL E SANTANA, La fine di un ciclo...

di Enrico Mocenni

Con quattro partite alla fine del campionato, la Fiorentina sarà costretta a valutare alcune situazioni spinose. Su tutte, ovviamente, quella del capitano viola Riccardo Montolivo e quella relativa ad Alberto Gilardino. Mentre per quanto concerne i rinnovi contrattuali di Marco Donadel e Mario Alberto Santana il discorso appare in questo momento chiuso.
Da gennaio ad oggi se n'è parlato in ogni modo e in tutte le salse, dai silenzi della società alla presunta voglia di cambiare dei giocatori, senza riuscire però ad arrivare ad un punto comune per proseguire assieme una carriera all'ombra del Franchi.
Sia il mediano di Conegliano Veneto che l'esterno argentino sembrano ormai prossimi ad accasarsi in altre club, dopo 183 presenze e 4 gol in viola per il primo e 106 con 15 gol per il secondo.

Di fatto la scelta della Fiorentina di lasciar partire entrambi i giocatori, o comunque di non aver fatto di tutto per trattenerli, chiarisce perfettamente le parole del ds Pantaleo Corvino. Un ciclo è finito e la Fiorentina dovrà partire da nuove basi. Un ciclo, quello di Donadel e Santana, lungo sei anni che ha visto la squadra gigliata con Prandelli in panchina protagonista sia in Italia che in Europa, e che spesso proprio dai suddetti giocatori ha attinto le necessarie risorse per mantenere alto il vessillo viola sui campi più rinomati del vecchio continente.

Nessun nostalgico addio o rimpianto amaro, ma solamente un attestato di stima per quanto fatto e dimostrato nel corso di questi anni, nonostante le varie vicessitudini personali, gli impervisti di percorso e l''anno buio di calciopoli.
La Fiorentina adesso dovrà ripartire da qualcosa di nuovo, che metta un punto fermo con il passato e che possa in qualche modo rilanciare il progetto Fiorentina ripartando da quel Fiorentina-Bayern dove tutto si è interrotto. Dopo due anni deludenti, a prescindere dal buon rendimento dei due centrocampista, sembra arrivato il momento giusto per cambiare e cercare di dare nuova verve ad una squadra che sembra aver smarrito la giusta direzione. 


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