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DOPO QUESTO IMPRIMATUR UN GRANDE FUTURO ATTENDE GUDMUNDSSON

di Sonia Anichini

È una settimana dove gli ex balzano prepotentemente all’occhio anche perché stiamo per apprestarci ad incontrare il Lecce nel cui team dirigenziale ritroviamo Mencucci e Corvino. Tanti bei ricordi si associano a loro come momenti meno esaltanti e sappiamo bene come la storia poi sia andata a finire. Abbiamo però, sinceramente, vissuto di rendita pure in questi anni recenti sul tesoretto che ci hanno fornito i calciatori che Pantaleo aveva portato a Firenze e sono in rosa ancora alcuni uomini da lui ingaggiati come Terracciano, Biraghi e Sottil (la merce preziosa è già stata venduta nel tempo).

Ma non volevo parlare del duo in carica alla nostra futura avversaria, ma di un altro ex che è nel cuore di tutti i tifosi viola, nel mio in particolare che, dopo i miti di Antognoni e Batistuta, sul podio metto lui e la sua magia, il suo stile e la sua follia e sto parlando di Adrian Mutu che la settimana scorsa ha pure assistito alla vittoria della Fiorentina sul Milan. Il suo influsso da Fenomeno ha fatto un miracolo anche dalla tribuna!

La cosa che mi interessa sottolineare è il paragone che molti stanno facendo da settimane fra il rumeno e la nuova stella viola Gudmundsson. Nel mio piccolo sarei andata coi piedi di piombo nell’accostare i due calciatori, a volte si fanno confronti che non sempre risultano poi sul campo degni di tali accostamenti. Ma a togliermi i dubbi ci ha pensato proprio Adrian in una intervista di questi giorni, riconoscendo lui stesso la somiglianza che l’islandese ha col suo modo di giocare.

Perfetto quindi, perchè dopo questo imprimatur di Mutu credo che non si possa più dubitare della classe di Gud, ammesso ci sia qualcuno che ritenga che sia un calciatore di insufficienti doti calcistiche, e mi auguro che questa "benedizione" sia foriera di un futuro esaltante. Adrian ha anche aggiunto che l’attaccante viola deve entrare maggiormente nel gioco della squadra, nel vivo e l’osservazione mi è parsa più che veritiera perché è la stessa cosa che Gudmundsson ha detto gli richiede Palladino.

Si perché anche l’islandese ha parlato in questi giorni, proprio negli stessi momenti di Mutu quasi a sancire un unione, un gemellaggio fra numeri 10 di un certo spessore. Questa annotazione mi è saltata agli occhi perché sembrava che si fossero messi d’accordo sull’importanza di questo concetto ma la cosa più significativa è sapere che l'ex Genoa sta lavorando per essere al top, per accontentare il tecnico e dare il massimo per la Fiorentina.

Sia Mutu che Gud hanno fatto inoltre un sacco di complimenti a Kean e il ragazzo, o meglio la sua salute, è un argomento che un po’ ci fa stare in apprensione perché, nonostante sia tornato ad allenarsi col gruppo, chissà se potrà giocare domenica. La preoccupazione nasce dal fatto che non abbiamo un centravanti di riserva e il Mister dovrebbe fare valutazioni su Kouamè o Beltran (a segno lo scorso febbraio al Via del Mare) o altre opzioni che solo lui può sapere. Devo dire che nella mia cattiveria avevo pensato che la lombalgia di Kean fosse quasi una scusa per non andare con la Nazionale, ma ho fatto solo brutti pensieri che pago stando in ansia perché Moise non pare ancora in forma ottimale.

A parte tutte le chiacchiere di questi giorni senza campionato, mi auguro che l’allenatore e la squadra abbiano preparato la gara contro il Lecce con grande concentrazione evitando di cullarsi sugli allori dell’ultima vittoria casalinga e memori della figuraccia rimediata nella scorsa trasferta leccese dove, negli ultimi istanti della gara, buttammo alle ortiche il risultato perdendo per 3-2 dopo essere stati in vantaggio.

La Signora in viola