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DOPPIO BINARIO

di Tommaso Loreto

E’ stato un Natale più bello di quanto si poteva credere, almeno in casa viola le feste sono trascorse lungo una ritrovata serenità. E d’altronde l’onda lunga della vittoria di Torino non poteva esaurirsi nel giro di qualche ora, non quando di mezzo c’è una vittoria che iscrive la squadra viola nella storia. Nessuno di fatto era mai riuscito a vincere due volte nello stadio bianconero (che fosse nella versione Juventus o Allianz) la Fiorentina tra le altre cose c’è riuscita. 

Non che servissero troppo successi da guinness di cui vantarsi nel tempo, ma certo che i tre punti di martedì scorso continuano ad avere ancora oggi un effetto non indifferente. Per Prandelli, certo, anche se a giudicare dalle risposte arrivate nelle ultime gare non ci sarebbe troppo da stupirsi di fronte a una conferma dell’attuale assetto con tre centrali e due esterni di fascia, ma anche per gli stessi dirigenti, chiamati ad approcciarsi al mercato invernale con minori ansie. 

Le primissime tracce di quella che sarà la seconda finestra invernale dell’era Commisso sembrano distanziarsi da quanto avvenuto un anno fa, quando molto cambiò dell’allora rosa allenata da Iachini, con innesti mirati che riguardino in particolar modo l’attacco. Con Vlahovic in rampa di lancio, e Cutrone destinato all’addio, l’obiettivo resta un attaccante in grado di giocare con il serbo, tanto che per ora il profilo preferito resta quello di Caicedo seppure la strada per convincere la Lazio di Lotito sia tutta in salita. 

Ci lavoreranno, Barone e Pradè, più o meno in contemporanea con quello che sarà il lavoro di Prandelli sul campo. Tattica e mercato lungo due binari che correranno paralleli per tutto il mese di gennaio. Con la convinzione che questa squadra abbia sì bisogno di rinforzi, ma anche con la sicurezza di essersi tolti un peso enorme dallo stomaco andando a vincere la partita più difficile contro l’avversaria più ostica.