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DOVE IL PRIMO COLPO?

di Simone Bernabei

Qualcosa sembra muoversi nel mercato della Fiorentina, anche se di colpi ufficiali, ancora, non ce n’è l’ombra, eccezion fatta per quello di lunga data di Nastasic, oramai fiorentino già da diversi mesi. Qualcun altro, in difesa, arriverà certamente, ma il reparto che ad oggi sembra maggiormente bisognoso di nuovi innesti è il centrocampo, seguito dall'attacco.


Nelle ultime ore si è fatta sempre più insistente la voce che vorrebbe Pantaleo Corvino vicino a chiudere la trattativa col West Bromwich Albion per Youssouf Mulumba, mediano tutto grinta e corsa. Se poi, come spera Corvino, il consiglio federale aprirà al secondo extra-comunitario, ecco che il diesse viola potrebbe raccogliere i frutti del suo recente viaggio in sud-america, terra in cui l’uomo di Vernole avrà certamente seminato in vista di possibili trattative future. La Fiorentina ed il suo pubblico, da sempre legati ai giocatori dell’America latina, hanno voglia di tornare ad ammirare il talento originario di quelle zone che da tanti anni manca a Firenze (ultimi baluardi furono Edmundo e Batistuta). A tal proposito, di nomi carioca usciti in questi giorni ce ne sono.


Marcos Arouca è un classico 'volante', un giocatore tignoso che ama piazzarsi davanti alla difesa, spezzare il gioco e, nonostante le qualità tecniche non siano da 10 in pagella, far ripartire l’azione. Corvino sembra vicino al giocatore, o almeno in grado di stringere in tempi brevi. Tuttavia, vista la norma sugli extra-comunitari ancora bloccata, l’incertezza che permane sul futuro del tecnico e la difficoltà con cui i brasiliani sono arrivati a Firenze negli ultimi anni, niente appare scontato. Risalito agli onori della cronaca anche Leandro Damiao, attaccante dell'Internacional di Porto Alegre che in molti paragonano a Ronaldo per le movenze e per il modo di andare via al marcatore. Sul giocatore, comunque, è fortissima la concorrenza, con molti club interessati (su tutti il Tottenham) che faranno certamente salire il prezzo del cartellino a cifre molto molto alte, forse troppo per la nuova politica di autofinanziamento viola.
C’è poi l’incognita Serbia, altra terra ricca di talenti ma che come il Brasile concede calciatori senza passaporto comunitario. Corvino ha dimostrato di sapersi muovere a dovere e di possedere i ‘contatti giusti’ per arrivare ai giovani talentuosi. Che sia ancora la volta buona per bussare a casa Mihajlovic?


Il 4 luglio (consiglio federale), dunque, forse sapremo qualcosa di più su questa fatidica norma e su quali saranno i mercati da tenere sotto osservazione. Intanto, però, sempre per il regime di autofinanziamento imposto, la Fiorentina deve vendere, deve fare cassa per poter comprare nuovi giocatori motivati. Forse è anche per questo che le trattative sono bloccate: finché non si vende, denaro da investire non ce ne sarà.