DRAGOWSKI, Giù la saracinesca del vichingo
Con la barba lunga da vichingo, Bartłomiej Drągowski è stato l'uomo partita in Fiorentina-Genoa. Il portiere polacco ha tirato giù la saracinesca e in pagella sono spiccati gli otto come se piovessero: rigore parato a Criscito, che prima dall'ora non aveva mai sbagliato dagli undici metri, salvataggio sul goffo intervento di Milenkovic, e miracolo a tu per tu con Pinamonti. Un tris di parate adagiate su un letto di reattività, esplosività, calma e istinto.
E poi dalla sua parte ci sono i numeri. Per la terza volta consecutiva in campionato Dragowski ha tenuto la porta inviolata, con appena due gol subiti in cinque partite tra campionato e coppa dell'era Iachini. Per il polacco è il secondo rigore parato in campionato, dopo quello agguantato in Fiorentina-Lazio a Caicedo. Sono sette i rigori affrontati dal numero 69 viola in carriera in Serie A, di cui tre sono stati respinti da Drago. Parare tiri dagli undici metri sta diventando sempre più una specialità e a suon di interventi, il portiere della Fiorentina sta diventando una certezza per tutti.